Dopo sei ko di fila la Juvecaserta torna al successo nella partita più sentita, il derby contro la Sidigas Avellino perso all’andata. Eccellente per l’Otto Smith con 24 punti (top scorer) e 8 rimbalzi ma è tutta la squadra di coach Sacripanti, che al Palamaggiò non vinceva dall’11 gennaio (vittoria con Biella), ad avere tanta fame di vittoria.
Per Avellino buona prova di Green e di Golemac. Green incontenibile nei primi minuti del quarto con sei punti, frutto di due bombe, e due assist più altrettanti passaggi che Golemac non sfrutta nonostante la difesa di Caserta lo lasci spesso libero dall’arco dei tre punti. La Juve si aggrappa sotto le plance a Stipanovic ma in attacco, tranne Smith, autore di un tre su tre dalla linea dei liberi, non trova terminali efficienti. Avellino scappa fino al massimo vantaggio a tre minuti e mezzo dalla fine (5-15) mettendo in vetrina uno spettacolare alley up di Johnson su assist del solito Green. E’ Righetti, subentrato a un deludente Bell, a suonare per l’Otto la carica nei minuti conclusivi con cinque punti tra cui la bomba del pari (15-15). Finisce 17-15 per la Sidigas. Righetti continua a trascinare Caserta anche all’inizio del secondo quarto con un gioco da tre puntI; il match è molto equilibrato, Vitucci manda finalmente in campo l’ex Slay, che si mette in mostra più per le palle perse che per i punti realizzati (quattro). Caserta è più tonica grazie a un buon kudlacek e a un Collins che si sblocca dall’arco dei tre punti. Nei minuti conclusivi è Doornekamp per la Juve a fare la differenza con sei punti nonostante la marcatura di Slay. Finisce 40-33. Avellino rientra sul parquet con maggiore aggressività e in due minuti e mezzo si riporta in parità (40-40) grazie alla bomba di Golemac, ancora una volta lasciato libero dalla distanza. Parziale di 13-0 per la Sidigas che si porta sul più sei (40-46); a interrompere quella che sembra una fuga il primo canestro Juve realizzato al 5′ da Smith, che poco dopo realizza anche il canestro del pari (46-46). Efficace anche Doornekamp: applauditissima la sua schiacciata del 48-46 per il primo vantaggio Juve del terzo quarto. Maresca con una bomba aumenta il vantaggio ma Green con la sua velocità penetra con continuità e firma i punti che permettono ad Avellino di restare aggrappata al match. Finisce 52-50 per l’Otto. Come nel secondo quarto, anche l’inizio dell’ultimo è all’insegna di Righetti che con un’azione da quattro punti, tiro da tre più fallo, porta la Juve sul 56-50. Smith è una spina costante e costringe Johnson al quarto fallo quando mancano nove minuti al termine . Vitucci gioca con due play, Green e Spinelli, per provare a far girare più velocemente la palla e tirare maggiormente dalla distanza. Ma l’inerzia è in mano alla Juve che con una bomba di un ispirato Doornekamp va sul più nove (61-52). Il tifo è in delirio quando al 6′ Smith conquista un rimbalzo in attacco e realizza per il massimo vantaggio (63-52); sono suoi i punti che danno tranquillità ai casertani. La bomba di Collins per il più dodici (72-60) chiude virtualmente il match. Può così iniziare la festa bianconera. (