Lotta, combatte ma sui quaranta minuti esce fuori la maggiore profondità del roster dell’Ea 7 Milano che nell’ultimo periodo mette la freccia ed espugna il Palamaggiò. Non può recriminare Sandro Dell’Agnello al termine dell’incontro con Milano anche se nel momento topico dell’incontro ai bianconeri è mancata un po’ di lucidità in attacco e in difesa non c’è stato nulla da fare quando gli uomini in maglia rossa hanno iniziato a segnare anche con le mani in faccia da oltre l’arco. Bene la Juve per tre quarti tracinata dai punti di Ciciarini e Dawns. Ma la differenza l’hanno fatta le seconde linee. Milano può contare su rotazioni infinite mentre Dell’Agnello aveva l’infermeria piena. Non c’è da stare preoccupati dopo la terza sconfitta consecutiva, la seconda in casa, questa Juve, svuotata l’infermeria, potrà fare bene.