AVERSA NORMANNA – Gragnaniello, Diana, Letizia, Gatto, Castaldo, Mattera, Petagine, Marano, Longobardi, Grieco (17’ st Pisani), Vitale (25’ pt Piccirillo). A disp.: Russo, Campanella, Zolfo, Varriale, Varsi. All.: Romaniello.
EBOLITANA – Nicastro, Esposito, Perrino (24’ st Venneri), Sekkoum, Nigro, De Pascale, Colella (39’ st Corsino), Toscano, Palumbo (30’ st D’Ancona), Izzo, Broso. A disp.: Longo, Angiò, Giudice, Liguori. All.: Giacomarro.
ARBITRO: Lanza di Nichelino
NOTE: angoli 5-3 per l’Ebolitana; ammoniti Nigro (E) e Gatto (A); recuperi 1’ pt, 5’ st.
15’ C’è il primo tiro in porta della partita. Lo effettua Sekkoum su calcio di punizione da circa 20 metri. Gragnaniello è bravo a distendersi e respinge. La difesa granata rinvia senza affanno.
18’ Occasione per l’Aversa. Grieco smarca bene in area Longobardi che supera di slancio Nicastro ma va troppo verso l’esterno. Il suo tiro si perde a lato.
21’ Tiro dalla distanza di Izzo. Deviazione in calcio d’angolo di Gragnaniello.
22’ Conclusione tesa di Gatto appena fuori area. La palla va di poco alta sulla traversa.
30’ Rigore reclamato dall’Aversa. Longobardi si smarca bene in area e, dall’altezza del dischetto, prova la botta, intercettata con un braccio da De Pascale. Inutili le proteste dei padroni di casa. Il signor Lanza lascia proseguire ritenendo involontario il tocco del difensore eburino.
32’ L’Aversa continua a premere. Cross dalla sinistra di Letizia, colpo di testa di Longobardi che sfiora il palo.
35’ Petagine pennella un traversone dalla sinistra per Longobardi, che tutto solo controlla male la sfera. Tenta comunque il tiro che si perde in maniera fiacca fra le braccia di Nicastro.
40’ Questa volta Longobardi è sfortunato. La staffilata di destro, appena dentro l’area, è deviata sulla traversa da Nicastro.
Aversa sprecona e sfortunata in questo primo tempo. I primi venti minuti sono equilibrati, ma poi la squadra di mister Romaniello prende in mano le redini della partita. Sfiora in varie occasioni la rete, soprattutto con Longobardi. Il centravanti è sfortunato a cinque minuti dal termine della frazione di gioco, quando colpisce la traversa, complice la deviazione del portiere ospite.
2’ Fantastica parata di Gragnaniello. Il portiere granata toglie dall’incrocio dei pali, deviando in angolo, un calcio di punizione battuto dal limite dall’ex Palumbo.
9’ Azione personale di Letizia, che si fa trenta metri palla al piede e dal limite ci prova. Tiro centrale bloccato da Nicastro.
10’ Ancora Longobardi, questa volta da fuori area, ma la sua conclusione finisce non molto distante dalla porta difesa da Nicastro.
26’ Sponda di petto di Broso, servito in area da Izzo, per Palumbo che da buona posizione spara abbondantemente a lato di collo sinistro.
32’ Gol annullato all’Aversa. Su calcio di punizione dalla tre quarti battuto da Gatto, Castaldo in tuffo di testa ribadisce in rete, ma l’assistente del signor Lanza alza la bandierina per un fuori gioco dubbio.
40’ calcio d’angolo di Letizia verso Gatto, al limite dell’area. La conclusione del giovane centrocampista è deviata da un difensore eburino quel tanto che basta per far si che la palla esca di un niente alla sinistra dell’estremo difensore ospite.
47’ Palla d’oro per Petagine in area, servito da un cross dalla sinistra di Letizia. Il suo tiro, dall’altezza del dischetto di rigore, vola al di sopra della traversa.
Il campo pesante, per la pioggia caduta abbondantemente prima dell’incontro, ha reso la ripresa meno bella della prima frazione di gioco. Le due squadre, stanche, hanno offerto una prova meno lucida, rispetto ai quarantacinque minuti iniziali. L’Aversa muove la classifica, ma ha qualche rimpianto per le occasioni non concretizzate nel primo tempo e un rigore reclamato su tiro di Longobardi.
In sala stampa arriva un Romaniello che fa buon viso al pareggio contro una diretta concorrente per la salvezza. “Sono quelle partite – ammette il tecnico normanno – che se non concretizzi le occasioni poi possono essere pericolose ed alla fine le perdi. Quindi accontentiamoci di questo punto, anche se c’è da recriminare per le palle gol del avute nel primo tempo e soprattutto per il rigore non concesso dall’arbitro. A me è parso netto. Il tiro di Longobardi era diretto verso la porta e il fallo di mano del difensore c’è stato. Ho anche tentato di protestare ma il direttore di gara si è rivolto a me in maniera scorbutica, allora ho preferito non continuare. E’ un periodo in cui segniamo poco, è vero. Non bisogna dare la croce addosso a Longobardi. E’ un giocatore che s’impegna, dà l’anima ed è importante nel gioco che facciamo. Oggi occasioni da rete sono capitate anche ad altri giocatori, ma non le hanno sapute sfruttare. Petagine, nei minuti di recupero, ha sparato alto da posizione favorevole. E’ solo un periodo negativo per gli attaccanti, che spero passi al più presto”.