Il Calcio Napoli punta l’indice contro la Sf Aversa Normanna per il sequestro dello stadio di Lusciano, utilizzato anche dalla formazione Primavera degli azzurri. Dieci i giorni concessi all’Ati concessionaria per rendere il comunale di nuovo fruibile, pena la rescissione del contratto. Una missiva è stata recapitata alla società del patron Giovanni Spezzaferri lo scorso 28 ottobre. La lettera reca la firma del direttore Processi Amministrativi & Compliance Antonio Saracino. Il rappresentante della società del presidente De Laurentiis parla di “palese quanto grave violazione degli obblighi assunti” con “conseguente lesione dei nostri diritti ed interessi”. La società azzurra ha anche annunciato che non utilizzerà l’impianto sportivo di Trentola Ducenta che era stato messo a disposizione per le attività sportive della Formazione Primavera. Il Napoli fa sapere chiaramente che chiederà i danni subiti e scaricherà sull’Ati i costi che dovrà sostenere per far svolgere allenamenti e gare alla squadra primavera. Il comunale di Lusciano era stato sequestrato nelle scorse settimane dalla Polizia Municipale. L’impianto era stato dichiarato inagibile ma veniva comunque utilizzato per ospitare manifestazioni sportive. Lo Stadio, con apposita convenzione, è affidato ad un’Associazione Temporanea di Imprese guidata dalla società Aversa Normanna Srl insieme all’Asd Lusciano Normanna. 550 euro il canone mensile per una durata totale di 15 anni. Nella convenzione si definiva a carico della Coggim Srl, impresa del patron della Normanna Spezzaferri, il compito di riqualificare e migliorare l’impianto di via Gambardella. Opere da realizzare a parte, era sempre l’Ati a dover assolvere “tutti gli oneri e gli obblighi relativi alla gestione degli impianti sportivi e sarà tenuto a tutti gli adempimenti previsti dalle legge vigente, per tutti gli aspetti burocratici, sportivi, di sicurezza, sanitari, prevenzione incendi, pubblica incolumità , ecc” e sempre sulle spalle del concessionario ricadeva la responsabilità della manutenzione ordinaria e straordinaria. Nella convenzione, inoltre, si parla esplicitamente di recesso in caso di inadempienze. Chissà se la mancanza di agibilità rientra in questa casistica e se l’amministrazione Esposito avvierà l’iter per tornare in possesso dello stadio.

 

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