L’istituzione di un registro degli striscioni delle tifoserie delle serie A, B e Lega Pro, da parte del Ministero degli Interni, per mezzo dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, ha scatenato reazioni contrastanti tra gli amanti del calcio.

Per ora gli striscioni approvati sono soltanto 9 ma “sono pervenute all’Osservatorio richieste per oltre 350 striscioni riferibili a 41 societa’”, spiegano dal Viminale sul sito dell’osservatorio. E’ stata approvata la sezione on-line “albo degli striscioni”, che raccoglie tutti quanti quelli ammessi allo stadio. Una pratica che secondo alcuni limiterebbe sia la creativita’ che la liberta’ di espressione dei fan. Secondo il Presidente della “Nuova Associazione Club Napoli” Antonio Caruso: “gli striscioni sono raramente offensivi e temo che la nuova procedura di registrazione possa favorire alcune tifoserie a scapito di altre”. Positiva, invece, la reazione dei vertici dell’A.I.R.C (Associazione Italiana Roma Club): “l’albo semplifica la procedura farraginosa in vigore gia’ dal 2007 (ndr. determinazione n°14 del 2007), che imponeva la richiesta di un “nulla osta” per coreografie e striscioni con almeno una settimana di anticipo. Lotito poi aggiunge: “il lasciapassare sara’ valido per tutti gli stadi e per qualunque trasferta, sollevando il tifoso dall’iter burocratico fatto di foto, mail e fax da inviare alle societa’, a volte molto difficile da espletare fuori dall’Italia”. Una norma che sembra alleggerire la vita degli supporters del calcio, bisognera’ soltanto verificare che la via della semplificazione non si scontri con la secolare letargia della burocrazia italiana.

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