”Mi sembra giusto rinunciare alla mia indennita’ di presidente del Coni. Ho deciso di versare il mio appannaggio economico ad associazioni sportive, a societa’ impegnate nel sociale. La prima a beneficiarne sara’ quella di Maddaloni a Scampia”.

Intervistato dal ‘Corriere della Sera’, il presidente del Coni Giovanni Malago’, da 40 giorni in carica, annuncia una novita’, che stavolta lo riguarda personalmente, dopo l’abolizione delle tessere omaggio per i politici. Rinuncera’ quindi ai 90 mila euro netti all’anno che gli spetterebbero, ma non rischia di essere accusato di grillismo o populismo? ”Come loro rappresento una novita’, ma dal grillismo sono molto lontano – risponde Malago’ -. La questione e’ molto piu’ semplice: i presidenti federali non ricevono alcuna indennita’, se non un gettone per i loro consigli e le loro riunioni operative, e lavorano a tempo pieno in condizioni difficili. Sarebbe un’ipocrisia se io, in quanto presidente del Coni, dovessi invece prendere uno stipendio”. ”Rappresento il nuovo – spiega il dirigente n.1 dello sport italiano -. Voglio esserlo nelle piccole e nelle grandi cose. Adesso sono in una fase di valutazione, osservazione, non ho pregiudizi verso alcuno, ma prima o poi ci saranno situazioni che dovr• cambiare”. Le tre priorita’ del suo programma sono tre: ”1. Razionalizzazione e ottimizzazione della macchina, una gestione innovativa rispetto al passato – spiega il presidente del comitato olimpico -. 2. Salvaguardia delle risorse, cercando supporti esterni all’attivita’ sportiva. 3. Il problema appena accennato dell’impiantistica. Non si puo’ avere un grande sport senza l’aiuto di impianti adeguati. Riprendere in mano e rilanciare la legge sugli stadi”. E a questo proposito, quindi la legge sugli stadi, Malago’ precisa che ”e’ una vergogna. Quando ci penso sono colto da rabbia e da un sentimento che non descrivo per non cadere in volgarita’. Ma sono convinto di poter fare molto, come presidente del Coni: bisogna far capire alle istituzioni in tempi ragionevoli che puntare sull’impiantistica sportiva, agevolare questo settore, vuol dire fonte di sviluppo per il Paese

 

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