La Roma espugna San Siro e resta saldamente in testa alla classifica con 7 vittoria su 7 gara disputate in campionato. INTER Samir HANDANOVIC – 7: salva la baracca con almeno due parate strepitose che evita alla squadra un risultato che avrebbe potuto assumere risvolti decisamente disastrosi
ROLANDO – 6,5: a sorpresa è lui il migliore della retroguardia difensiva. A sorpresa perché in pochi alla viglia avrebbero tentato una simile scommessa, ma il portoghese non sbanda nonostante la serata disastrosa dei suoi compagni in difesa, mettendo preziose pezze con esperienza e fisico. Strepitoso un salvataggio di testa in anticipo su Florenzi. Andrea RANOCCHIA – 4,5: tanti, troppi, i palloni persi in fase d’impostazione compreso quello che dà il via al gol di Totti. Sembrava aver riacquistato fiducia, smarrita completamente in una sera. Juan JESUS – 5: fatica terribilmente contro Gervinho, anche perché Alvaro Pereira non lo aiuta molto. Meglio come terzino puro in una difesa a quattro nella ripresa, quando riesce a contenere meglio l’ivoriano. Ma è troppo tardi.
Yuto NAGATOMO – 5,5: meno devastante di altre volte, fatica in fase defensiva ma soprattutto è meno decisivo in attacco dove non riesce mai a creare superiorità numerica Alvaro PEREIRA – 4: non azzecca un cross nemmeno per sbaglio, poi decide di entrare senza un motivo su Gervinho che gli era andato via per l’ennesima volta. Per sua sfortuna Tagliavento vede male e assegna il rigore. Mazzarri lo lascia negli spogliatoi: bocciato ancora (dal 46’ Mauro ICARDI – 5,5: poco e mal assistito, fatica terribilmente contro due giganti come Benatia e Castan) Esteban CAMBIASSO – 5,5: cuore, polmoni e sostanza, ma contro un centrocampo monumentale come quello giallorosso crolla anche lui Fredy GUARIN – 5: lo si ricorda, positivamente, praticamente solo per il palo centrato con una sventola impressionante: poi solamente tante palle perse (dal 69’ Diego MILITO sv non riesce nella magia di raddrizzare una partita ormai persa)
Saphir TAIDER – 4,5: impalpabile in entrambe le fasi. Non recupera palloni e sbaglia sempre quando arriva alla conclusione (dal 57’ Mateo KOVACIC – 5: ingresso tardivo quello del croato, che comunque non riesce a cambiare passo e ritmo alla squadra) Ricky ALVAREZ – 6: generoso, esce stremato e con una caviglia malconcia. Cerca sempre il dribbling provando a creare superiorità numerica: a volte sbaglia, aspetta troppo, ma ogni volta che l’Inter riesce a rendersi pericolosa è per merito suo Rodrigo PALACIO – 5,5: isolato in attacco nel primo tempo, non riesce a graffiare nemmeno con a fianco Icardi e Milito. Si sfianca troppo sacrificandosi per la squadra, così però perde lucidità e forza in area al momento di trovare tempi e inserimenti per portare stoccate vincenti
Walter MAZZARRI – 5: perde la prima partita dell’anno e il duello con Garcia. L’assenza di Campagnaro pesa, nonostante Rolando giochi un buon match, ma la scelta di lasciare per così tanto tempo Palacio abbandonato a se stesso tra le maglie giallorosse lascia più di qualche dubbio. Alvaro Pereira non ripaga la sua fiducia, ma forse avrebbe dovuto inserire prima Kovacic e uno tra Icardi e Milito per ribaltare un match compromesso ben prima della fine del primo tempo.
ROMA Morgan DE SANCTIS – 6,5: poche parate, magari non esaltanti, ma decisive. Trasmette sicurezza all’intero reparto, un fattore poco evidenziato ma fondamentale in questo straordinario avvio della retroguardia meno battuta del campionato Vasilis TOROSIDIS – 6,5: non si danna in attacco, dove si gode le sgaloppate di Gervinho, e decide saggiamente di proteggere il gran lavoro del compagno ivoriano Mehdi BENATIA – 7: muro imperforabile non concede nulla. Acquisto più che azzeccato da Sabatini Leandro CASTAN – 7: col compagno di reparto forma una coppia straordinaria. Forte fisicamente, veloce, abile di testa e con un discreto bagaglio tecnico. Difficile superare un simile duo così ben assemblato
Federico BALZARETTI – 6: mezzo punto in meno per l’ingenuità finale che gli costa il rosso. Per il resto altra grande prova per un ragazzo pronto a rivestire l’Azzurro Miralem PJANIC – 6: il meno brillante tra i giallorossi, forse proprio perché non è al massimo. Messo ko da una ginocchiata di Palacio (dal 56’ Rodrigo Taddei – 6: esperienza al servizio dei compagni, ha sul destro la palla del possibile 4-0, ma calcia fuori) Daniele DE ROSSI – 7: dimenticate il giocatore triste e spaesato delle ultime stagioni in giallorosso. Garcia lo ha trasformato, rigenerato, rimotivato: è tornato un giocatore fondamentale per questa Roma, tra i migliori nel suo ruolo in Europa. Kevin STROOTMAN – 7,5: gioca con una personalità pazzesca nonostante la giovane età. Muscoli, ma non solo, come testimonia l’assist per il gol di Florenzi. Un giocatore moderno, già completo, in crescita partita dopo partita
Alessandro FLORENZI – 7,5: replica il gol dell’anno scorso, gonfiando ancora una volta la porta nerazzurra di San Siro. Rete bellissima per coordinazione tecnica e precisione: un gol che uccide di fatto il match (dall’80’ Marquinho sv) Francesco TOTTI – 8,5: Difficile trovare nuovi aggettivi per un ragazzo che a 37 anni riesce ancora a divertirsi e, soprattutto, far divertire. Certo, se si è tifosi giallorossi o appassionati di gran calcio. Un incubo per l’Inter. Due gol, e la giocata da urlo che apre all’azione del gol di Florenzi. Nel mezzo l’ennesima prova di un campione che illumina per l’ennesima volta la Scala del calcio. (dall’80 Dodo sv)
GERVINHO – 8: devastante come Bolt quando parte in velocità, soprattutto quando gli si concedono praterie invitanti come quelle di San Siro. Letteralmente imprendibile. Da oggetto misterioso a ‘sola’, l’ivoriano ripaga con un’altra prestazione da urlo la fiducia del suo mentore. Rudi GARCIA – 9: guai se qualcuno pronuncia la parola Scudetto, ma la sua Roma non può più nascondersi. Miglior attacco, miglior difesa e sette vittorie su sette attraverso un gioco tanto efficace quanto divertente. La Roma è da Scudetto, punto e basta. Chapeau.