La battuta d’arresto contro il Chievo rischia di lasciare il segno. E non c’è neppure il tempo di ragionare, di cercare di capire i motivi dell’involuzione dimostrata contro i veronesi, che già si presenta la Lazio, mercoledì sera al San Paolo, per giocarsi la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia. Una partita da dentro o fuori, al termine della quale non ci sarà più tempo per recuperare. E la Coppa Italia per il Napoli, con la Champions League ormai svanita e la vetta del campionato occupata stabilmente e saldamente dalla Juventus, è un traguardo importantissimo per il quale spendere ogni sforzo possibile.

Dunque capita subito l’occasione per un riscatto immediato dopo le delusioni dei due pareggi consecutivi con Bologna e Chievo. Benitez al termine della partita con i veneti non è sembrato particolarmente deluso o scoraggiato. Il tecnico spagnolo si è limitato a constatare che gli avversari hanno vinto producendo un solo tiro in porta, mentre al Napoli è andato tutto storto, compresi i tre legni della porta di Puggioni colpiti nell’arco del’incontro. Ma è evidente che ci sono molte cose che non funzionano e che spetterà principalmente (ma non solo) proprio a Benitez trovare il rimedio giusto. Oggi Riccardo Bigon si è rimesso in viaggio, a caccia di rinforzi. Rimangono ancora cinque giorni prima della chiusura del mercato ed il Napoli avrebbe ancora tanta strada da percorrere. Mancano, come minimo, un difensore centrale di piede sinistro ed un centrocampista difensivo. Se poi Benitez volesse rinunciare anche ad Armero, sarebbe allora necessario anche sostituire il colombiano con un altro laterale, eventualmente con una maggiore propensione per il gioco difensivo.

I nomi sono sempre i soliti: Capouè, Ralf, Moreno del Siviglia. Nelle ultime ore è tornato prepotentemente di moda Domenico Criscito, obiettivo che sarebbe stato indicato a Bigon proprio da Benitez nel corso di un summit tenuto poco dopo il pareggio con il Chievo. Come accade spesso al Napoli, se qualche movimento ci sarà, si concretizzerà solo last minute, sul filo di lana. Per il momento ci sono solo tante chiacchiere e ben poca concretezza. I tifosi però sono un pò delusi per il mancato potenziamento della rosa. L’innesto di Jorginho viene ritenuto un punto di partenza e non un punto di arrivo.

D’altro canto i limiti della squadra sono chiari ed è difficile credere che i soli recuperi di Zuniga e di Behrami possano consentire al Napoli di combattere ad armi pari con la Roma per il raggiungimento del secondo posto in classifica e, con esso, della qualificazione diretta alla fase a gironi della Champions League, senza dover passare attraverso la pericolosa e scomoda anteprima del turno preliminare di metà agosto.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui