Profumo d’Europa, incroci pericolosi tra Mihajlovic e il suo possibile futuro, tra Gabbiadini e il suo non rimpianto passato. Sono tanti i temi della sfida di domani al San Paolo tra Napoli e Sampdoria, la quarta e la quinta della classifica, divise da tre punti ma con ambizioni diverse. Per il Napoli l’ambizione è di continuare la festa europea con il passaggio alle semifinali e tornare addosso a Roma e Lazio, per riprendere il cammino verso la Champions League. A Castel Volturno, nonostante il momento positivo con tre vittorie e un ininfluente pari nelle ultime quattro gare, si resta nel silenzio stampa imposto dalla società, a cui Benitez è sfuggito solo grazie alle regole Uefa. E infatti nel dopo-gara col Wolfsburg ha ricordato: “La qualificazione alla Champions è ancora aperta, abbiamo un impegno importantissimo domenica con la Samp”. Napoli vuole la vittoria e pure Rafa, per dimostrare che i successi della scorsa settimana non erano figli dell’odiato ritiro. Per questo il tecnico sembra orientato a spremere i migliori, a cominciare da Higuain che non segna in campionato dal gol all’Inter dell’8 marzo: il “Pipita” è a quota 24 gol stagionali e ha già eguagliato lo score dell’anno scorso. Ora ha davanti sette partite in campionato e almeno due in Europa (eventuale finale a parte) per raggiungere quota 29 gol, il suo record stagionale stabilito con il Real Madrid nella stagione 2009/10. Alle sue spalle, Rafa punta su Insigne a sinistra e pensa di mandare dentro Gabbiadini che ha conquistato Napoli dopo aver segnato sette gol con i doriani fino a gennaio. Un addio, quello del “Gabbia”, che ha avuto anche strascichi polemici con Ferrero, fino a un “non rimpiango la Samp” pronunciato dall’attaccante qualche settimana fa. Gabbiadini ci tiene a giocare e Rafa potrebbe inserirlo al posto di Hamsik oppure di Callejon, che ha già giocato 50 partite quest’anno ma ha il piede caldo, visto che nelle ultime quattro partite ha segnato sempre un gol. Dietro, Rafa recupera Koulibaly, che dovrebbe far coppia con Albiol, e prepara la carta Strinic a sinistra col dubbio Henrique-Mesto al posto dello squalificato Maggio. Ma Rafa ascolterà bene il suo cuscino, come ama definire le riflessioni notturne, per studiare le mosse da contrapporre a Miha, dato come il più papabile successore sulla sua panchina. Lo scenario futuro è però ancora aperto, anche se resta la tensione tra il tecnico iberico e De Laurentiis a cui Rafa a chiesto ancora una volta il business plan del club per decidere. Ma il progetto finanziario, per il Napoli, passa dalla conquista di un posto in Champions League: sette gare per recuperare cinque punti, la missione (possibile) comincia domani sera.