Rimonta clamorosa. L’Inter, inguardabile nel primo tempo concluso sotto di due reti, espugna Catania grazie ad un Palacio super: 2 gol e un assist i numeri dell’attaccante argentino, tenuto in panchina per 45′ (nonostante Milito e Cassano fossero out) da Stramaccioni per farlo riposare in ottica Londra.

Rocchi non ha funzionato, ma e’ stata l’Inter nel complesso a soffrire pesantemente la vivacita’ di un Catania guidato da un Lodi in gran giornata: Bergessio e poi Marchese sembravano aver condannato i nerazzurri ad un’altra giornata di passione, poi i cambi dell’intervallo (dentro anche Stankovic per Kuzmanovic) hanno rivoluzionato tutto, permettendo a Zanetti e compagni di agganciare la Lazio al quarto posto, ad una sola lunghezza dal Milan. Per il Catania fallito il sogno del sorpasso, ma resta concreta la possibilita’ di centrare un posto in Europa.

 

La partita per l’Inter comincia come peggio non potrebbe: erroraccio di Juan Jesus che lascia strada a Bergessio, troppo facile per l’attaccante argentino mettere alle spalle di Handanovic il gol dell’1-0. L’Inter, con il trio Schelotto-Guarin-Alvarez alle spalle di Rocchi, si fa viva dalle parti di Andujar con un destro di Kuzmanovic, senza precisione. Altra storia nell’area opposta: Marchese, tutto solo, stacca tra le statuine nerazzurre e trasforma la punizione di Lodi nel 2-0 per i siciliani. Inter sotto shock e incapace di imbastire una manovra degna di tal nome, cosi’ il Catania porta a casa senza alcuna difficolta’ il doppio vantaggio all’intervallo. Palacio e Stankovic per Rocchi e Kuzmanovic: queste le scelte di Stramaccioni per tentare di invertire la rotta, ma e’ il Catania ad andare ad un passo dal tris, con Handanovic che salva a tu per tu con Bergessio.

E’ un’Inter pero’ piu’ propositiva: diagonale di Guarin, fuori di poco; all’8′ giochi riaperti. Palacio va via a Rolin e mette dentro per Ricky Alvarez, che di testa anticipa Spolli e brucia Andujar. Un colpo di testa (alto) di Guarin su assist di Pereira, quindi un duro scontro tra Handanovic e Bergessio: la partita e’ chiaramente piu’ equilibrata, ed e’ Palacio a rimetterla definitivamente in sesto. Cross di Pereira, l’ex Genoa salta piu’ in alto di Spolli e Rolin ed e’ 2-2: impensabile, vedendo i primi 45′. Il Catania protesta per un contatto Chivu-Bergessio nel cuore dell’area, poi Stramaccioni toglie Guarin (dentro Cambiasso) mentre Biagianti prende il posto di Almiron tra gli etnei. Fuori il destro di Castro, al 38′ l’Inter sfiora l’impresa: Schelotto, eroe del derby, ha due opportunita’ da posizione defilata ma Andujar si oppone con l’aiuto dei suoi difensori. L’Inter spinge e stavolta e’ Cambiasso ad un passo dal 2-3: destro fuori di un nulla. In pieno recupero l’Inter completa la rimonta: da Cambiasso a Palacio, piattone del Trenza e per Andujar ancora una volta niente da fare. E’ il tris che stende il Catania e rilancia l’Inter. Che, nonostante infortuni e polemiche, dimostra di esserci ancora.

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