Arriva con il suo aplomb inglese il napoletanissimo Francesco de Angelis al Media Center delle World Series di Coppa America. Sulle terrazze del circolo, dove rilascia interviste ai giornalisti delle televisioni, ammira il Golfo e ripete a chiunque glielo chieda che Napoli è stata una perfetta scelta per queste regate.
“Che questo rappresenti un opportunità, non c’è dubbio, ma bisogna poi continuare a creare altre occasioni di attrazione per Napoli e per la Campania”.
Meglio Napoli o Bagnoli?
“Certo, lo scorso anno si è parlato di Bagnoli e le regate avrebbero rappresentato una buona occasione per sbloccare la situazione e dare nuova destinazione ad un’area così ampia. Poi è stato scelto il Golfo di Napoli e meglio di così non poteva andare”.
Quali sono, a suo giudizio i team favoriti?
“Sicuramente quelli che hanno già regatato in queste acque e quelli che hanno due imbarcazioni ed hanno quindi avuto più possibilità di allenarsi nei match race”.
Luna Rossa, quindi, e avrebbe voluto essere lo skipper di uno dei catamarani?
La risposta è scherzosa: se lo può permettere lui che è stato il primo skipper non anglosassone a vincere la Louis Vuitton Cup, quello di Luna Rossa di 13 anni fa.
“Mi possono chiamare solo i Flinstones: appartengo ad un’altra generazione. Queste barche sono molto diverse da quello sulle quali sono cresciuto io”.
E quindi in una sfida tra Max Sirena (skipper di Luna Rossa nelle vittoriose World Series di Napoli lo scorso anno) e Francesco de Angelis, chi vincerebbe?
“Abbiamo fatto due percorsi diversi. Max ed io siamo stati anche in barca insieme, questo è il suo percorso, non il mio”.
Questi catamarani, o meglio i prossimi, gli AC72 che vedremo a San Francisco, sono pericolosi?
“Bisognerà vedere. Certamente sono estremamente veloci e la velocità implica sempre dei rischi. Forse sarò a San Francisco nel mese di luglio e per curiosità andrò a vedere, poi altri impegni già presi mi impediranno di rimanere in America durante le fasi successive”.
LA SCHEDA
Francesco de Angelis è stato il primo skipper non anglosassone a vincere la Louis Vuitton Cup nel 1999-2000 al timone di Luna Rossa (ITA45), barca di Prada Challenge for America’s Cup 2000′ per lo Yacht Club Punta Ala.
È stato sei volte campione del mondo in varie classi: nel 1987 a Capri classe J24, nel 1989 a Napoli e nel 1992 in Danimarca classe One Tonner, nel 1995 in Danimarca e nel 1996 in Grecia classe classe ILC40, nel 2008 in Grecia classe ORC International. Vincitore dell’Admiral’s Cup nel 1995, di 3 Sardinia Cup, di 2 Swan Cup, della Middle Sea Race del 2005 , completa il palmarès con 2 titoli europei e 9 titoli italiani in differenti classi. Ha ricevuto quattro Medaglie d’Oro al valore sportivo dal CONI ed è Honorary Officer del New Zealand Order of Merit (O.N.Z.M ).
Nel 2000, dopo la vittoria della Louis Vuitton Cup, ha condotto Luna Rossa nelle regate della 30.ma America’s Cup contro Black Magic NZL60 timonata da Russell Coutts e Dean Barker. Nella campagna della 31.ma America’s Cup del 2003, sempre al timone di Luna Rossa ha raggiunto le semifinali, dovendosi arrendere a One World.
Nel 2007 partecipa con Luna Rossa all’Americas cup, raggiungendo la finale della Louis Vuitton Cup, il torneo degli sfidanti, dopo aver sconfitto per 5 a 1 BMW Oracle Racing. In finale Luna Rossa deve arrendersi davanti alla supremazia di Team New Zealand che la sconfigge per 5 regate a 0. È socio benemerito del Circolo del Remo e della Vela Italia, il circolo napoletano tra i più antichi d’Italia, dove ha iniziato ad andare a vela con
il suo primo istruttore “Gennarino”.