Era prevedibile, e giusto: impossibile correre l’ultimo Gran Premio di motociclismo sul circuito di Cheste, a Valencia. Ora la cancellazione è ufficiale, ed è partita la ricerca a una sede alternativa. E cambierà anche la data. Ieri Carmelo Ezpeleta, presidente della Dorna, aveva detto al giornale spagnolo As che la data sarebbe rimasta quella prevista, del weekend del 17 novembre. Ma una volta arrivato il cambio di sede si è ritenuto necessario offrire ai nuovi organizzatori una settimana in più di tempo per preparare al meglio una gara che sarà decisiva per la classifica finale della MotoGP.

Le alternative— Inizialmente si era pensato alla possibilità di restare a Sepang, in Malesia, ma c’era un problema col rifornimento degli pneumatici, sarebbero arrivati troppo tardi. Avvicinandosi all’Europa è emersa l’opzione del Qatar, ancora in piedi. Lì si correrà la Formula 1 il fine settimana che porta dicembre, ma la settimana prima il circuito è disponibile. Il problema è legato alle tariffe, decisamente più alte sul circuito arabo.
La penisola iberica— E così si guarda al vecchio continente, con le possibilità concentrate nella penisola iberica, per questioni climatiche. E per questo in coda alle opzioni c’è il circuito di Alcañiz, in Aragona: la fine di novembre può essere rischiosa. E allora restano Barcellona, Jerez e Portimao, in Portogallo. Il circuito andaluso nel weekend del 17 è occupato dalla Coppa Lamborghini, ma la settimana dopo è libero.

La decisione e la solidarietà— L’intenzione della Dorna è quella di comunicare la decisione quanto prima, ma difficilmente sarà per oggi. Ciò che è certo è che tanto in Malesia come nell’ultimo GP stagionale si farà di tutto per raccogliere fondi per le vittime della tragedia meteorologica che ha colpito la Regione di Valencia.

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