Lo abbiamo già scritto altre volte e, temiamo, questa non sarà l’ultima: alcune partite anche se durassero dieci ore sono contrassegnate da un dato inconfutabile: la difficoltà del Napoli a centrare la porta o a buttare il pallone in rete. Quante occasioni sbagliate contro lo Spezia, ed alcune in maniera goffa, con il pallone scagliato chissà dove senza precisione alcuna. Come capitato ad Elmas. E Liorente a che cosa stava aspettando, a tempo quasi scaduto, quando ha lasciato un pallone in area attendendo che Elmas intervenisse anziché servirlo? E Di Lorenzo che ha vistosamente rallentato allorquando il pallone di Pobega proseguiva verso il palo interno della porta di Ospina, a che cosa stava pensando? Ed Ospina che per poco non ha combinato un pasticcio pressato da un avversario, ha già dimenticato il goal regalato alla Lazio? E Fabian Ruiz che fine ha fatto? E quando lo Spezia è rimasto in dieci ed il Napoli anziché rinchiuderlo in area si è fatto addirittura segnare il secondo goal, come pensava di vincere la partita come una delle squadre meno attrezzate del campionato? Sono interrogativi ai quali la società dovrebbe trovare risposte. E prima della società Gattuso. Certo pesa un rigore forse giusto a rigor delle attuali regole, ma è vergognoso che una partita possa essere deciso da un lieve tocco ai danni di un avversario che, oltretutto, non aveva nemmeno la porta di fronte. Un calcio di rigore dovrebbe arrivare per motivi gravissimi, perché puo’ decidere il destino di una gara ed anche di un campionato intero. Ed invece arrivano rigori come fossero cioccolattini. Che futuro potrà mai avere il gioco del calcio? Oltretutto con giocatori che pretendono sempre di più e ritocchini continui ad ingaggi già favolosi. Ma torniamo al Napoli. Siamo già a cinque sconfitte. E se mettiamo nel conto anche il mezzo passo falso interno con il Torino, sono ormai sei le partite bruciate. Altro che corsa per lo scudetto. In casa il bilancio è tragico: Sassuolo, Milan, Spezia, Torino, un solo punto in quattro gare. Poi ci sono le sconfitte con Lazio e Inter. La vetta si allontana ma si allontana anche il quarto posto.
Napoli Spezia 1-2
Marcatori: 57′ Petagna (N), 68′ Nzola (S), 81′ Pobega (S)
Napoli (4-2-3-1): Ospina, Di Lorenzo, Manolas, Maksimovic, Mario Rui, Fabian (82′ Llorente), Bakayoko (76′ Lobotka), Politano (52′ Petagna), Zielinski (76′ Elmas), Insigne, Lozano. All. Gattuso.
Spezia (4-3-3): Provedel; Vignali, Terzi, Ismajli, Marchizza (90′ Ramos); Maggiore (90′ Saponara), Agoumé, Deiola (46′ Pobega); Agudelo (46′ Gyasi), Nzola, Farias (79′ Erlic).All. Italiano
Ammoniti: Ismajli (S), Pobega (S), Maggiore (S), Di Lorenzo (N), Terzi (S), Manolas (N)