AVELLINO. Mercoledì di coppa al Partenio. Nel primo turno di Coppa Italia di Lega Pro si affrontavano Avellino, compagine di Prima Divisione, e Arzanese, squadra di Seconda Divisione. La partita unica, ad eliminazione diretta, finita ai supplementari grazie a un Fabbro formato goleador, ha reso entusiasmante una gara che molti snobbano ingiustamente. Formazione rimaneggiata per mister Rogazzo che sceglie il turnover e sfrutta l’occasione per far ruotare gli elementi della rosa che sono stati impiegati meno degli altri.

Rispetto alla gara di domenica scorsa, negli undici iniziali troviamo i soli Fiory, Riccio e Florio, il resto tutti all’esordio stagionale o quasi. Come per Visone e Caso, reduci entrambi da infortuni muscolari e pienamente recuperati, e per il tridente offensivo, composto da Elia, Figliolia e Pettrone, schierati per la prima volta dal 1’. Anche Rastelli opta per il turnover e schiera un undici inedito con Lasagna e Biancolino in attacco e Herrera e Millesi esterni alti che tenderanno ad accentrarsi per tutti i 90’ senza dare punti di riferimento, soprattutto quest’ultimo sarà il vero e proprio regista offensivo degli irpini. L’inizio del match non è dei più esaltanti. Fino alla mezz’ora è l’Avellino a tenere il pallino del gioco, provando a sbloccare il risultato soprattutto con Biancolino ed Herrera. Lo schieramento dell’Arzanese è lo stesso di domenica scorsa, ma rispetto a L’Aquila i reparti sono più stretti per dare maggior equilibrio al 4-3-3 iniziale. L’Arzanese vista nei primi 45’ è sicuramente più quadrata di quella vista in Abruzzo, che, anche per la forza dell’avversario, ha pensato più a non prenderle che a darle. Il risultato si sblocca al 36’ grazie ad un colpo di testa ravvicinato di Fabbro ben servito da un calcio piazzato dell’esperto Millesi. La reazione dell’Arzanese è tutta in un sinistro di Florio. Troppo poco per impensierire Di Masi. L’Avellino visto nella prima frazione è apparso sì più esperto e maturo in campo, ma a dire il vero non ha creato troppe insidie alla porta difesa da Fiory. Nella ripresa l’equilibrio non cambia. È sempre l’Avellino a controllare il gioco, con gli ospiti che ci provano soprattutto di rimessa. Come nel primo tempo il più attivo è Biancolino, che ci prova con un destro fuori misura e con una bella girata che finisce tra le braccia di Fiory. Ma al primo vero affondo l’Arzanese colpisce. Per la verità, nei minuti prima del pareggio sia Pettrone che Elia erano sembrati più convinti. A segnare è però Figliolia che, da vero bomber d’area piccola, sfrutta nel migliore dei modi il bel cross di Riccio che era arrivato in sovrapposizione sulla linea di fondo. Dopo il gol l’Arzanese comincia a crederci e si rende pericolosa con Fragiello, subentrato all’autore del gol, ma il risultato non cambia fino al 90’. Nei tempi supplementari il solo Bariti prova a dare la scossa agli irpini ma manca di lucidità al momento dell’ultimo passaggio. A 5’ dai calci di rigore l’occasione migliore per i padroni di casa: il tiro a botta sicura di Panatti è salvato sulla linea da un inesauribile Riccio. Ma Fabbro è in giornata di grazia e a 2’ dal termine realizza il gol vittoria, concludendo di sinistro un bello scambio con il “Pitone” Biancolino. Finisce due a uno ma resta la grande prestazione degli uomini di Rogazzo contro una squadra di categoria superiore. Domenica riprende il campionato e ad Aversa sarà un’altra battaglia.

 

AVELLINO 2

ARZANESE 1

d.t.s.

AVELLINO (4-4-2): Di Masi; Zappacosta, Fabbro, Izzo, Ricci (29’ st Bittante); Herrera, Massimo, Panatti, Millesi (26’ st Catania); Biancolino, Lasagna (26’ st Bariti). A disp.: Capotosto, Giosa, D’Angelo, Fella. All.: Rastelli.

ARZANESE (4-3-3): Fiory; Riccio, Caso, Tommasini, Castellano; Liccardo (3’ sts Di Dionisio), Visone (10’ st Maschio), Florio; Elia, Figliolia (26’ st Fragiello), Pettrone. A disp.: Moggio, Esposito, Pucino, Palomba. All.: Rogazzo.

ARBITRO: Casaluci di Lecce.

MARCATORI: 36’ pt e 13’ sts Fabbro, 21’ st Figliolia.

NOTE: Ammoniti Tommasini, Figliolia, Castellano, Bittante. Spettatori 200 circa.

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