C’è poco da fare contro questo Napoli. L’ha capito subito la Spal, che ha provato a contenerne l’azione ma, alla fine, ha dovuto arrendersi alla qualità e alla freschezza fisica dei ragazzi di Rino Gattuso. Tre a uno, il risultato finale, ma sarebbe potuto essere più ampio il passivo per gli emiliani se gli attaccanti napoletani fossero stati più precisi nelle conclusioni. E’ la quinta vittoria consecutiva in campionato per il Napoli, la seconda da quando la serie A è ripartita dopo la lunga pausa. Dries Mertens ha consolidato il primo posto nella classifica dei marcatori di tutti i tempi del club, realizzando la rete numero 123. José Callejon, invece, ha raddoppiato con uno dei suoi soliti gol, in diagonale, mentre Younes ha chiuso la partita. Il gol della Spal è stato segnato da Andrea Petagna che a fine campionato si trasferirà alle dipendenze di Gattuso. Il turnover di Rino Gattuso è ampio. Rispetto alla gara di Verona ci sono Meret, Callejon, Elmas, Lobotka e Mertens, mentre per Manolas c’è ancora la panchina. La particolarità è rappresentata dal centrocampo, del tutto inedito, con Fabian Ruiz, Lobotka e Elmas.
Nella Spal, al posto dell’infortunato Berisha, c’è Letica, mentre in attacco Di Biagio schiera Andrea Petagna, acquistato dal Napoli a gennaio scorso e lasciato in prestito agli emiliani fine al termine del campionato. Pronti via e il Napoli s’impossessa del pallone. La manovra è veloce, come gli scambi tra i mediani e gli attaccanti: una qualità tecnica da fare invidia. Dopo 4 minuti, un assaggio di tutto questo, quando Fabian Ruiz trova il corridoio giusto per liberare Mertens al tiro, tutto solo dinanzi a Letica. Il pallonetto dell’attaccante belga, 123 gol con il Napoli, è qualcosa di delizioso. Il guardalinee di sinistra, Caliari, resta fermo con la bandierina alzata. Rapido il controllo e il Var, Nasca, conferma la regolarità del gol. E’ un bel vedere il palleggio del Napoli, il pallone vola da destra a sinistra, e viceversa, con una facilità incredibile. Lorenzo Insigne è in gran forma, gioca in scioltezza, e al 6’ libera al tiro Elmas: la conclusione sfiora il palo alla destra di Letica. La Spal fa fatica a difendersi, di tanto in tanto prova a ripartire con qualche accelerata di Reca sulla sinistra o centralmente, con Fares. E in una delle tante incursioni di Reca, arriva il pareggio degli emiliani.
L’esterno polacco va via a Callejon e arriva quasi sulla linea di fondo: preciso il cross sul quale si avventa Petagna che di sinistro batte Meret. Un minuto prima, Insigne aveva colpito il palo dopo uno scambio con Elmas. Il risultato di parità resta in piedi appena sette minuti, il tempo necessario al Napoli per ricompattarsi e riprendere il fraseggio a centrocampo. Così, dalla sinistra, Elmas vede lungo per Callejon e lo serve con un’apertura precisa. E’ altrettanto preciso lo stop dello spagnolo e il diagonale di destro che riporta in vantaggio il Napoli. La Spal non vuole arrendersi, dalle retrovie Cionek lancia lungo Cerri, a scavalcare Koulibaly. La conclusione potente dell’attaccante finisce alta sulla traversa. L’arbitro, Pairetto, concede tre minuti di recupero e in questa frangente va in gol anche Insigne, al termine di uno scambio ravvicinato con Mertens. Un’azione bella, peccato che l’attaccante belga sia in posizioni irregolare e dopo aver consultato il Var, l’arbitro annulla.
La ripresa ricalca un po’ quello che è stato l’atteggiamento napoletano nei primi 45 minuti. Callejon sbaglia un rinvio fuori dalla propria area (11’), e favorisce il destro immediato di Valoti: Meret si distende e respinge. Lo stesso attaccante dopo appena due minuti gira a volo il pallone sul cross di Mertens: Letica blocca. Intorno al 20’, Gattuso richiama in panchina Insigne e Mertens e inserisce Lozano e Milik. L’attaccante messicano gioca nel suo ruolo naturale di esterno sinistro e rende bene. Dopo la mezz’ora, invece, è la volta di Di Biagio a cambiare: fuori Murgia e Strefezza per Dabo e D’Alessandro. Dalla panchina, comunque, arriva il terzo gol del Napoli. Younes è entrato da appena un minuto (32’), al posto di Callejon, quando Fabian Ruiz disegna una parabola perfetta per il suo colpo di testa vincente.