Sentenze che fanno molto rumore, quelle emanate dal giudice sportivo che ha squalificato per 9 mesi lo stadio del Gragnano, fino a Giugno quello del Pomigliano e per un solo turno quello della Cavese per ripetuto lancio di fumogeni. Decisioni che non sono andate giù alla dirigenza del Gragnano che tramite un comunicato ufficiale ha spiegato una versione differente e ha promesso di percorrere tutte le vie legali possibili affinchè si faccia chiarezza sulla vicenda. Per quanto riguarda il Pomigliano, invece, la società si è limitata a proclamare il silenzio stampa, almeno per il momento. In quanto a squalifiche di calciatori, stangata sull’Agropoli per 3 turni inflitti a Cardinale e Capozzoli, il primo per aver colpito un avversario in occasione del rigore (ancora poco chiaro) concesso alla Vigor Lamezia, il secondo per aver protestato più del dovuto contro l’arbitro per non aver concesso un rigore allo scadere; inoltre sono stati inflitti addirittura 9 turni a Bongermino, che in occasione dell’espulsione di Capozzoli ha colpito la mano dell’arbitro facendogli cadere il cartellino. Per ovvie ragioni l’Agropoli starebbe tornando sul mercato per riparare all’assenza in attacco. Ritornando alle squalifiche degli stadi, ecco i comunicati ufficiali con le motivazioni:

SQUALIFICA DEL CAMPO DI GIUOCO FINO AL 30/06/2016 – CAMPO NEUTRO A PORTE CHIUSE – ED AMMENDA DI €5000,00: CALCIO POMIGLIANO Per avere, due persone non identificate ma chiaramente riconducibili alla società, al termine della gara, fatto irruzione negli spogliatoi rivolgendo espressioni gravemente offensive all’indirizzo della Terna Arbitrale. Una di queste, qualificatasi come Presidente della società, afferrava per il collo un A.A. e, dopo averlo strattonato, gli sferrava un calcio alla coscia sinistra provocandogli sensazione dolorifica mentre l’altro, qualificatosi come Vice Presidente tentava di aggredire uno degli Ufficiali di gara senza riuscirvi. Infine, mentre la Terna Arbitrale abbandonava l’impianto sportivo, veniva raggiunta da espressioni intimidatorie ad opera di persona non identificata ma riconducibile alla società. Sanzione così determinata in considerazione della eccezionale gravità della condotta sopra descritta, aliena ai principi di lealtà, probità e correttezza di cui all’art.1 CGS, nonché della recidiva generica e specifica di cui ai C.U. 26 e 74. Si trasmettono gli atti alla Procura Federale affinché provveda alla identificazione dei responsabili degli episodi descritti.

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SQUALIFICA DEL CAMPO DI GIUOCO FINO AL 31/10/2016 – CAMPO NEUTRO A PORTE CHIUSE – ED AMMENDA DI € 5000,00 :CITTA’ DI GRAGNANO

Per la presenza indebita sul campo per destinazione, nel corso del primo tempo, di diverse persone non identificate ma chiaramente riconducibili alla società le quali intimidivano il portiere della squadra avversaria ed ostacolavano la ripresa del gioco. Fatte allontanare dal Direttore di gara, dopo poco reiteravano la propria condotta . Al termine della gara, all’ingresso del tunnel che conduce agli spogliatoi, un calciatore della squadra avversaria veniva colpito da una violentissima gomitata alla nuca sferrata da una persona non identificata e non iscritta in lista ma chiaramente riconducibile alla società. Immediatamente dopo, diverse altre persone non identificate e non iscritte in distinta, ma chiaramente riconducibili alla società, entravano indebitamente nel medesimo tunnel grazie all’apertura di un cancello posto nelle immediate vicinanze. Due di queste persone colpivano il medesimo calciatore della squadra avversaria, con schiaffi alla testa, mentre un altro di tali soggetti colpiva con uno schiaffo al volto un secondo calciatore avversario. Di seguito, i medesimi personaggi accerchiavano un A.A., lo trattenevano, lo spintonavano e lo intimidivano con espressioni gravemente minacciose al fine manifesto di non fargli riportare l’accaduto nel rapporto di gara. Tale condotta si protraeva per circa 5-6 minuti durante i quali i medesimi soggetti colpivano l’Ufficiale di gara anche con uno schiaffo alla testa. L’A.A., riusciva a fatica a raggiungere il proprio spogliatoio, solo grazie al fattivo intervento dell’Arbitro. Circa 40 minuti dopo l’accaduto, all’uscita degli Ufficiali di gara dal proprio spogliatoio, uno dei summenzionati aggressori si avvicinava rivolgendo loro espressioni intimidatorie. Sanzione così determinata in considerazione della gravissima condotta sopra descritta oggettivamente idonea ad arrecare danno alla incolumità fisica degli Ufficiali di gara, nonché rivelatrice della profonda assenza dei principi di lealtà, probità e correttezza di cui all’art.1 del CGS e della recidiva reiterata specifica per i fatti di cui ai C.U. nº 29-39-60.

PROVVEDIMENTI VERSO CALCIATORI:

Nove giornate di stop: Bongermino (Agropoli)

Tre giornate di stop: Cardinale, Capozzoli (Agropoli), Giannusa (Vigor Lamezia)

Due giornate di stop: Raimondi (Leonfortese), Vitiello, Foggia (Città di Gragnano)

Una giornata di stop: Ficarrotta (Noto), Maimone (Città di Scordia), Truglio (Leonfortese), Gabbiano (Sarnese), Guttà, Torcasio (Vigor Lamezia), Della Monica (Frattese), Catanese (Leonfortese), Tiboni (Reggio Calabria), Musca (Rende), Dezai, Spinelli (Siracusa), Gargiulo, Perinelli, Martone (Città di Gragnano)

PROVVEDIMENTI VERSO ALLENATORI:

Due giornate di stop: Sottil (Siracusa)

Una giornata di stop: Trocini (Rende)

Stefano Esposito

 

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