Al Bologna segnò al Dall’Ara il gol decisivo di testa nel match del campionato scorso, poi si fece male alla spalla con la nazionale nigeriana e rimase a lungo fuori. E tornò al gol dopo il suo rientro in campo ancora contro il Bologna nella gara di ritorno a Napoli, la sua prima partita dopo il trauma cranico che subì in uno scontro di gioco nella trasferta di campionato a Bergamo contro l’Atalanta. E ora Osimhen incrocia di nuovo il Bologna nel giorno del suo rientro dopo il grave infortunio (frattura allo zigomo) nella partita del 21 novembre al Meazza contro l’Inter in seguito al violento scontro di gioco con Skriniar (venne poi operato dal professore Gianpaolo Tartaro). Un brutto infortunio che l’ha costretto a star fuori quasi due mesi con il Napoli e a saltare la coppa d’Africa con la Nigeria: giorni difficili anche quelli di fine anno con la sua positività al Covid 19 quando era in Nigeria per le feste natalizie, un’ulteriore vicissitudine alla vigilia delle convocazioni del ct Eguavoen della nazionale nigeriana. Torna Victor dopo quasi due mesi, Spalletti lo ha inserito tra i convocati, andrà in panchina a Bologna e potrebbe giocare una ventina di minuti finali: stamattina verrà fatta un’ultima valutazione del tecnico con il centravanti nigeriano. Osimhen indossa una mascherina protettiva (la dovrà portare fino a fine marzo) e da quando ha avuto l’ok dopo l’ultimo controllo medico, di rientro a Napoli dalla Nigeria dopo la guarigione dal Covid-19, ha ripreso gli allenamenti con il gruppo azzurro e non ha avuto timori in questi giorni nel contatto con il pallone e nel contatto fisico nelle partitine, come spiegato ieri da Spalletti. Pronto, quindi, mentalmente a rituffarsi nella mischia e molto carico: ieri Victor sul suo profilo instagram ha postato una foto con la mascherina protettiva corredata dalle immagini di una clessidra e del leone.
Il nigeriano di voglia ne ha tanta, ora avrà bisogno di minuti per arrivare al top della condizione: potrà essere l’arma in più del Napoli nella corsa per un posto in Champions League. La sua assenza è stata molto pesante, alla squadra azzurra è mancata la sua fisicità, la sua capacità di lanciarsi negli spazi e la sua qualità di bomber. In questa stagione ha segnato nove reti, cinque in campionato e quattro in Europa League, l’ultima nel 3-0 al Legia Varsavia al Maradona del 21 ottobre, quasi tre mesi fa. Il ritorno, quindi, di una pedina fondamentale: Osimhen potrebbe giocare uno spezzone di partita già a Bologna, oppure nel match successivo con la Salernitana per poi tornare titolare nella prima sfida dopo la sosta il 6 febbraio a Venezia. E il mese prossimo prevede altre partite importantissime in campionato, quelle con l’Inter e la Lazio e i due match dei sedicesimi di Europa League contro il Barcellona.