Il Napoli vola momentaneamente a +16 sull’Inter inseguitrice, che giocherà stasera contro il Milan. Gli azzurri vincono 3-0 contro lo Spezia, sempre all’insegna della premiata ditta Kvara-Osimhen.

LE PAGELLE DELLO SPEZIA
Dragowski 4.5: qualche tiro centrale che non preoccupa più di tanto nel primo tempo, incolpevole sul rigore perfetto di Kvaratskhelia, colpevolissimo sul gol di Osimhen sbagliando completamente il tempo della respinta e spegnendo così di fatto le speranze dei suoi di rientrare in partita.

Ampadu 5: giallo evitabilissimo su un controllo sbagliato, Kvara lo brucia e l’ex Chelsea lo stende. Lo spostamento sul centrodestra della difesa forse gli fa perdere qualche riferimento che aveva trovato giocando a centrocampo. Da un altro suo errore in situazione di tranquillità il Napoli rischia di andare in porta sull’asse Kvara-Osimhen.

Caldara 4.5: rischia l’autogol su un cross innocuo di Mario Rui chiamato da Dragowski anticipando il suo portiere. Completa il disastro regalando a Kvaratskhelia il pallone che il georgiano offre ad Osimhen che deve solo spingere in porta. (dal 76′ Krollis s.v.)

Nikolau 5.5: un muro oggi, un manifesto all’atteggiamento del difensore modello, accorcia spesso in avanti per recuperare palla e molte volte esce lui vincitore dalla contesa. Rovina una buona prova rendendosi parzialmente colpevole sulla frittata che costa il doppio vantaggio al Napoli.

Amian 5.5: la legge di Kvaratskhelia arriva anche da lui, con il georgiano che è incontenibile quasi per chiunque. Non c’è modo di spingere, l’unico compito che gli affida Gotti è quello di seguire il numero 77 azzurro anche al controllo antidoping.

Bourabia 6.5: battagliero, mette anima e corpo su ogni palla contesa e prova a dare anche un pizzico di qualità nel centrocampo intasatissimo di oggi.

Esposito 5: spessissimo impreciso, le potenzialità per prendersi del protagonismo ci sono ma gli errori, anche banali, sono davvero troppi. (dall’86’ Wisniewski s.v.)

Agudelo 6.5: diavolo della Tazmania, oggi è in versione “cerca e distruggi” e appena un giocatore del Napoli che gravita nella sua zona ha il pallone, gli morde le caviglie. Efficace anche con le sue accelerazioni palla al piede per consentire allo Spezia di portare il pallone lontano dalla propria area.

Reca 4.5: il buon primo tempo in fase di contenimento su Lozano viene buttato via al primo pallone del secondo tempo, quando perde il contatto visivo sul pallone e lo tocca con il braccio causando il rigore che porta al vantaggio del Napoli.

Verde 6: si sbatte tantissimo anche per aiutare in copertura, ma quando per fare male al Napoli bisogna fare 40/50 metri palla al piede diventa complicato impensierire Meret. (dal 76′ Cipot s.v.)

Shomurodov 5.5: l’esordio al Picco non è dei più motivanti, essendo costretto a stare dietro al giro palla del Napoli per tutta la partita. È presto per giudicarlo con i liguri, bisognerà vederlo quando le partite dello Spezia saranno di iniziativa anziché di risposta. (dal 76′ Maldini s.v.)

All. Luca Gotti (in panchina Lorieri) 6: la partita impostata dallo Spezia era studiata bene, abbassando molto il proprio baricentro e togliendo così la profondità al Napoli. Il rigore regalato alla capolista rovina i piani, costringendo i liguri ad alzarsi e a fare il gioco del Napoli che sfrutta le ripartenze di Osimhen a campo aperto. Partita rovinata solamente da troppi errori individuali, dunque totalmente imponderabili che non tolgono quanto di buono lo Spezia ha provato a fare.

LE PAGELLE DEL NAPOLI
Meret 6: una domenica nel Golfo dei Poeti è sempre spesa bene, se poi non deve sporcarsi neanche i guanti è ancora meglio.

Mario Rui 6.5: una quantità di palloni giocati che si avvicina all’impensabile, oggi che Lobotka trova meno spazio il regista diventa lui. Cercato in continuazione dai propri compagni si fa trovare sempre al posto giusto, al momento giusto e con l’idea giusta. (dal 74′ Olivera s.v.)

Rrhamani 6: deve impostare visto che Lobotka è perennemente schermato dai giocatori dello Spezia, mentre difensivamente non viene praticamente mai chiamato in causa.

Kim 6: il baricentro basso dello Spezia favorisce la sua caratteristica migliore, ovvero l’aggressione in avanti su Verde e Shomurodov, che non rappresentano un grande pericolo se devono partire praticamente dalla loro trequarti. Vince tutti i duelli aerei, anche perché Verde non è esattamente un giocatore di NBA.

Di Lorenzo 6.5: propulsore costante sulla destra, vista la giornata grigia di Lozano è lui che prova a prendersi quella corsia anche offensivamente. L’occasione più pericolosa del primo tempo è sua, con una girata di testa su calcio d’angolo che attraversa tutta l’area piccola e si spegne sul fondo.

Anguissa 5.5: meno padrone assoluto del centrocampo rispetto a come ci ha abituati, soffre anche lui la densità a centrocampo creata dallo Spezia. Non la migliore uscita stagionale.

Lobotka 6: spesso schermato dallo Spezia, gioca con meno libertà di quanto riesce a ritagliarsene di solito e senza di lui soffre tutto il Napoli. Nel secondo tempo le squadre si allungano e torna il solito slovacco.

Zielinski 5: il numero 20 fatica a trovare la posizione, svaria molto su tutto il fronte offensivo ma senza riuscire a rendersi pericoloso e a dare il suo solito apporto ai compagni essendo costretto spesso a ricevere palla spalle alla porta. (dal 62′ Elmas 6: mezz’ora senza squilli ma senza errori)

Kvaratskhelia 7.5: il più pericoloso degli uomini di Spalletti, regala giocate di livello assoluto negli uno contro uno quando affronta Ampadu o Amian. Trasforma il rigore che apre le marcature e regala ad Osimhen il pallone del 3-0, furia vera. (dal 74′ Ndombele s.v.)

Osimhen 7.5: crea qualche preoccupazione ai centrali spezzini sulle palle alte, ma per il resto del primo tempo deve fare una partita da duello rusticano spalle alla porta e non ha spazio per scatenare la sua progressione micidiale. Il secondo tempo è la testimonianza della sete di gol quando anticipa Dragowski su un campanile che sembrava innocuo trasformandolo nel doppio vantaggio azzurro, poi arriva il più facile dei gol su assist a porta vuota di Kvara. (dall’82’ Simeone s.v.)

Lozano 5: sembra fuori dalla manovra del Napoli, si affida a soluzioni estemporanee ma l’impressione che dà oggi è di essere un oggetto estraneo. Lo squillo più alto del messicano è un tiro da fuori area il cui unico risultato è un tifoso della Curva Ferrovia che torna a casa con un pallone nuovo. (dal 46′ Politano 6.5: combina più lui in un minuto nel secondo tempo che Lozano in 45, quando alla prima palla che gravita nella sua zona manda in crisi Reca che causa il rigore)

All. Luciano Spalletti 6: oggi i suoi urli si sono sentiti anche a Napoli, e si giocava a La Spezia. Palesemente insoddisfatto dei suoi nel primo tempo, viene aiutato dagli errori di Reca, Caldara e Dragowski a portare a casa una partita che altrimenti poteva complicarsi molto, ma quello che conta sono i tre punti.

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