Premettendo di sentirsi ”tranquillissimo, perche’ so di non aver valicato nessun confine”, Roberto Vecchioni e’ tornato oggi a commentare le polemiche circa la sua presunta richiesta di compenso, pari a 220mila euro, come presidente del Forum delle culture di Napoli, affermando di non voler ”essere il capro espiatorio”.
”Rimarco che una cosa campata in aria, una voce, e’ stata presa per notizia ufficiale, ma non lo e’ – ha detto oggi a Milano, presentando il suo best of ‘I colori del buio’ -.Si trattava di una proposta che ho fatto e che ha le sue ragioni. La cifra non e’ quella che avete sentito, ma qualunque compenso io abbia chiesto, in ogni caso ci perdo”. Secondo il cantautore, infatti, i due anni di lavoro per il Forum del 2013 ”sono un impegno importantissimo in cui non ci si dedica piu’ a se stessi ma alla cultura”. ”Mi sono detto: ‘o faccio come il presidente di prima, mi prendo i soldi, vado solo ogni tanto a mettere qualche firma, oppure mi ci metto del tutto’ – ha spiegato -. E ho deciso di mettermi del tutto, tanto che ho gia’ annullato la tournee di febbraio-marzo e probabilmente annullero’ anche le successive”. La situazione, ha continuato Vecchioni, ”e’ esplosa durante un Cda in cui non c’era ne’ De Magistris, ne’ Caldoro. Qualcuno gia’ pescava nel torbido e dovro’ capire chi. Io sono un po’ il parafulmine di una problematica politica e partitica che esiste a Napoli e hanno trovato il modo di rivoltare la frittata colpendo me. Ho chiesto il giusto, se non meno, e mi e’ stato risposto malissimo”. Adesso ”la situazione e’ spuria, un po’ incrinata, devo remare come un pazzo per ristabilire la mia credibilita’ e se non c’e’ la serenita’ con cui pensavo di fare questo lavoro dovro’ ripensarci – ha concluso -.Non voglio essere il capro espiatorio, vedremo in che misura potremo andare avanti”.