“Noi la invitiamo a visitare le nostre terre, a guardare le colline della provincia di Caserta rosicchiate dalle cave e da decenni di attività estrattive, a notare le fumarole che ancora spuntano da terreni sotto sequestro, a vedere le acque di alcuni fiumi o i Regi Lagni, a respirare l’aria nel triangolo tra Acerra, Nola e Villa Literno, dove ogni notte ancora si alzano i fumi dei roghi tossici”. Così un gruppo di deputati, senatori e dirigenti del Pd campano ha deciso di scrivere alla ministra della Salute Beatrice Lorenzin dopo le sue nuove dichiarazioni in merito agli stili di vita campani. La lettera porta la firma dei parlamentari Camilla Sgambato, Luisa Bossa, Luigi Famiglietti, Angelica Saggese e Guglielmo Vaccaro e del presidente dell’assemblea regionale Pd Stefano Graziano e invita l’esponente di Governo a visitare i luoghi della regione più colpiti dal dramma dei rifiuti per comprendere che “questo è lo ‘stile di vita’ in cui vivono, loro malgrado, i cittadini campani. E’ questo – si legge nella lettera – lo stile di vita il cui cambiamento dipenderà anche e soprattutto dalla nostra volontà e dalla nostra capacità di offrire un nuovo governo del territorio. Il Governo centrale, di cui Lei fa parte, è già al lavoro su questo fronte, grazie soprattutto all’impegno del ministero dell’Ambiente”. E continuano: “Insistere sulla strada dei cattivi stili di vita rischia, in questo momento e in questo contesto, di suonare come una grave sottovalutazione delle violenze subite dalle donne, dagli uomini, e da tanti bambini della Campania che – come dimostrano tante, troppe statistiche – sono sempre più vittime di malattie oncologiche”. Nessun allarmismo, ma neanche sottovalutazioni, scrivono dunque gli esponenti Pd che alla ministra hanno però voluto raccontare anche l’impegno per il riscatto campano: “Ogni giorno associazioni, imprenditori, amministratori locali e privati cittadini conducono una battaglia che, accanto alle legittime rivendicazioni per la bonifica dei territori, non penalizzi l’identità e l’immagine di una terra e dei prodotti che è appunto “Terra di eccellenze” e non “Terra dei fuochi”. Ma questo, sia ben chiaro, non può autorizzare a pensare che il problema non esista”. Per questo la lettera chiude con l’invito alla ministra affinché “l’impegno per il diritto alla Salute delle donne e degli uomini della Campania possa proseguire in coerenza con il lavoro portato avanti dal ministero dell’Ambiente e con l’intero Governo, da sempre sensibile al dramma che la Campania sta vivendo e da cui sta provando a uscire con dignità, coraggio e fiducia”. IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA

Gentile ministra, A fatica, ma con determinazione, la Campania sta provando a liberarsi del marchio di Terra dei Fuochi. Ogni giorno associazioni, imprenditori, amministratori locali e privati cittadini conducono una battaglia che, accanto alle legittime rivendicazioni per la bonifica dei territori, non penalizzi l’identità e l’immagine di una terra e dei prodotti che è appunto “Terra di eccellenze” e non “Terra dei fuochi”. Ciò nonostante, è innegabile che per anni i nostri terreni sono stati costretti a ingoiare sversamenti illeciti (e a volte anche leciti) di rifiuti di ogni tipo e purtroppo in alcuni casi, attraverso il terreno, i veleni hanno colpito anche l’acqua, l’aria e i prodotti. Le ultime rilevazioni rassicurano per fortuna su una percentuale decisamente più bassa, rispetto alle più nefaste aspettative, di terreni inquinati. Ma questo, sia ben chiaro, non può autorizzare a pensare che il problema non esista. Per carità, nessun allarmismo, che può solo danneggiare – sia dal punto di vista turistico che della produzione enogastronomica – la ripresa dello sviluppo della nostra bella terra. Ma insistere sulla strada dei cattivi stili di vita rischia, in questo momento e in questo contesto, di suonare come una grave sottovalutazione delle violenze subite dalle donne, dagli uomini, e da tanti bambini della Campania che – come dimostrano tante, troppe statistiche – sono sempre più vittime di malattie oncologiche. Cara ministra, Noi la invitiamo a visitare le nostre terre, a guardare le colline della provincia di Caserta rosicchiate dalle cave e da decenni di attività estrattive, a notare le fumarole che ancora spuntano da terreni sotto sequestro, a vedere le acque di alcuni fiumi o i Regi Lagni, a respirare l’aria nel triangolo tra Acerra, Nola e Villa Literno, dove ogni notte ancora si alzano i fumi dei roghi tossici. Questo è lo “stile di vita” in cui vivono – loro malgrado – i cittadini Campani. E’ questo lo stile di vita il cui cambiamento dipenderà anche e soprattutto dalla nostra volontà e dalla nostra capacità di offrire un nuovo governo del territorio. Il Governo centrale, di cui Lei fa parte, è già al lavoro su questo fronte, grazie soprattutto all’impegno del ministero dell’Ambiente. Come rappresentanti e cittadini di queste terre, siamo fiduciosi che il Suo impegno per il diritto alla Salute delle donne e degli uomini della Campania possa proseguire in coerenza con il lavoro portato avanti dal ministero dell’Ambiente e con l’intero Governo, da sempre sensibile al dramma che la Campania sta vivendo e da cui sta provando a uscire con dignità, coraggio e fiducia.

Camilla Sgambato

Luisa Bossa

Luigi Famiglietti

Angelica Saggese

Guglielmo Vaccaro

Stefano Graziano

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui