“L’annuncio della chiusura del Tribunale Militare di Napoli, insieme a quello di Verona, è l’ennesima dimostrazione di come le politiche di spending review spesso vengano adottate senza valutarne gli effetti.” Così l’assessore al Lavoro Severino Nappi, coordinatore della Cabina di Regia per la gestione delle crisi e dei processi di sviluppo. “In questo caso, senza incidere sui costi effettivi, che sono soprattutto di personale e di organizzazione, si immagina di accorpare in una sede unica tutta la giustizia militare italiana. Se lo scopo è quello di favorire il turismo giudiziario, può anche essere la risposta, in caso contrario, stiamo soltanto creando ennesimi disservizi. Questo Paese si sta ancora leccando le ferite dell’irrazionale taglio degli uffici giudiziari operato lo scorso anno, che nei fatti si è dimostrato antieconomico e fallimentare, ora al danno si aggiunge l’ennesimo schiaffo alla città di Napoli, privata di una istituzione prestigiosa che risale all’unità d’italia. E questo senza voler pensare ai posti di lavoro che andrebbero perduti per tutto l’indotto che ne deriva. Come già avvenuto per l’accorpamento delle sedi di giustizia ordinaria, la Regione Campania è al fianco dei giudici, degli avvocati e di tutti operatori ed utenti, chiedendo una riflessione più ampia al Governo per questa misura inserita nella legge di stabilità”, conclude Nappi.

 

 

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