Tomo tomo, cacchio cacchio Andrea Orlando si sta spianando la strada che conduce a Palazzo Santa Lucia. Mentre nel Pd campano è scoppiata la faida tra Andrea Cozzolino e Vincenzo De Luca, il ministro della Giustizia continua, come fa ormai da tempo, a invitare alla calma. “Bisogna evitare di ridurre le primarie ad un referendum tra personalità”, è il suo ultimo appello in vista delle regionali. Ma l’europarlamentare e il sindaco di Salerno non sembrano per nulla intenzionati a sotterrare l’ascia di guerra. Un gioco al massacro che favorisce proprio il mite Orlando. Il Guardasigilli conosce a menadito le contraddizioni dei dem della Campania. Nel 2011 fu nominato da Bersani commissario del Pd di Napoli. E toccò con mano le difficoltà di un partito diviso tra bande. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, ma nel frattempo i Democrat campani non si sono ancora votati al “pacifismo”, se non a chiacchiere. Ed ecco rispuntare il nome di Orlando come colui in grado di mettere tutti d’accordo. Volenti o nolenti le varie anime del partito dovranno dire sì alla sua candidatura alla presidenza della Regione, qualora il ministro decidesse, come fa capire lui stesso, di scendere in campo. E a quel punto le primarie non avrebbero più senso (al massimo sarebbero confermative). “Dobbiamo lavorare – afferma Orlando – ad un progetto comune sul quale chiamare un arco di forze e di soggetti sociali anche più largo del semplice perimetro del Pd e del centrosinistra, solo dopo si farà la scelta di un candidato che sappia far vivere questo progetto”. Tutto chiaro? Andare oltre il centrosinistra. Solo in questo caso il ministro si metterà in gioco. E visto che l’accordo tra Pd, Ncd e Udc è già stato siglato, e presto sarà anche ufficializzato, si potrebbe dare per scontata la candidatura di Orlando. Intanto da Roma arrivano segnali di slittamento della data delle Regionali (si parla di voto a maggio). Se fossi così verrebbe meno l’urgenza di tenere la consultazione il 14 dicembre. Ma allo stato le primarie sono confermate. E il termine per la presentazione dei candidati è il 24 novembre. Oltre a Cozzolino e De Luca, hanno già annunciato la propria discesa in campo la senatrice Angelica Saggese e il blogger Michele Di Salvo. Ma mentre nel Pd campano come al solito si scannano, Orlando già sta scaldando i muscoli per conquistare Palazzo Santa Lucia. Tomo tomo, cacchio cacchio.
Mario De Michele