A seguito degli ultimi eventi verificatisi sul versante Asl, la Felsa Cisl in rappresentanza dei lavoratori somministrati dalla Alba Spa presso l’ex ambito Asl Salerno 1, denuncia il mancato pagamento delle retribuzioni mensili. I ritardi vanno avanti da mesi e gli infermieri impegnati nei vari presidi ancora una volta non hanno ricevuto lo stipendio mentre in taluni distretti i pagamenti sono drammaticamente fermi alla mensilità di agosto 2014 per fatture non lavorate, pertanto non pagate dall’Asl all’agenzia per il lavoro. Il Segretario territoriale della Felsa Cisl, Giusy Petitti, a tal proposito dichiara che “l’agenzia per il lavoro, seppur vincolata direttamente al pagamento delle retribuzioni, di fatto non ha liquidità finanziaria e resta in attesa di un mandato di pagamento da parte dell’Asl, la cui entità non è nota, per cui non si sa chi verrà pagato e soprattutto quando. Di lunedì in lunedì abbiamo pazientato. La reazione dei lavoratori è stata sin troppo serena ad oggi, nella speranza di una risoluzione certa e celere, ma pare che nulla si stia muovendo mentre le difficoltà economiche per coloro che hanno mutui, prestiti, affitti da pagare diventano crescenti. L’Asl appare distesa e nonostante tutto sfuggente ad un confronto di merito, da noi già richiesto con la Fp Cisl e le altre sigle sindacali, a proposito dell’esternalizzazione dei servizi domiciliari, che vedrebbero un drastico abbassamento delle tutele passando ad un regime di partita iva, svantaggioso per chi oggi ha un rapporto di natura subordinata a tempo determinato. In una fase congiunturale in cui il Job’s act attraverso decreti attuativi limiterà l’uso mascherato dei contratti a partita iva in regime di monocomittenza, ci sembra un attimo azzardato accelerare il passo rischiando di utilizzare il personale in essere con contratti spuri. Su tutto questo siamo disponibili ad un confronto, laddove tempi e modalità dovranno essere elementi chiari e condivisi”. Sulla stessa lunghezza d’onda Pietro Antonacchio, segretario generale della Cisl Fp Salerno: “Quando nella pubblica amministrazione non vi è la garanzia del pagamento delle spettanze, allora possiamo dire che siamo alla frutta. Spiace dover assistere al gioco a rimpiattino tra strutture aziendali interne senza che la mano destra sa cosa fa quella sinistra. Si chiama dissociazione burocratica”.