Eseguite dai Carabinieri della Compagnia di Battipaglia tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti del mandante e degli autori di un episodio estorsivo perpetrato il 22 ottobre scorso ai danni di una ditta impegnata, a Battipaglia, nell’ esecuzione di alcuni lavori per la realizzazione di una palazzina. Tre soggetti, (successivamente individuati in due rumeni ed in un pregiudicato di Eboli) si presentano al cantiere intimando ai quattro operai – minacciandoli anche con una pistola – di abbandonare i lavori che dovevano essere eseguiti da altra ditta. Immediata la denuncia del committente delle opere ai Carabinieri della Compagnia di Battipaglia, con conseguente avvio delle indagini coordinate da questa Procura della Repubblica. Difficile però l’individuazione del terzetto, nei confronti del quale esistevano solo vaghe indicazioni fornite dagli operai, vittime dell’estorsione. Grazie all’intuito investigativo di una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Battipaglia, che aveva assistito, in una bar del centro, all’insolito incontro tra un noto imprenditore battipagliese e tre soggetti dall’ apparente origine slav a, si riuscivano ad acquisire, con il costante coordinamento di questa Procura della Repubblica, consistenti indizi di colpevolezza nei confronti degli autori (V.T. e N.M. entrambi 24enni, pregiudicati di nazionalita rumena e R.A. 34enne pregiudicato residente ad Eboli), nonche sui mandante dell’estorsione (A.B. 45enne imprenditore incensurato di Battipaglia), raggiunti da ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno, ordinanza notificata dai Carabinieri di Battipaglia a tre soggetti, mentre un quarto e stato gia localizzato in Romania. Alla base dell’ estorsione la pretesa del mandante dell’ azione delittuosa di eseguire, con la sua ditta, le opere di rifinitura di una palazzina per civile abitazione al centro di Battipaglia, lavori – secondo lui – indebitamente affidati dal committente, anche lui imprenditore battipagliese, ad altra ditta proveniente dal casertano in violazione di un patto, non scritto, secondo il quale i lavori debbono essere affidati a ditte locali a prescindere dalla convenienza delle offerte praticate e dell’ affidabilita nell’ esecuzione dei lavori.


 

 

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