James Senese e i suoi Napoli Centrale protagonisti giovedì 22 e venerdì 23 di un doppio concerto al Moro di Cava de Tirreni (inizio ore 21,30). Sul palco del locale metelliano col sassofonista a completare un quartetto di all stars ci saranno le presenze di Ernesto Vitolo alle tastiere, Gigi De Rienzo al basso e Fredy Malfi alla batteria. Un concerto che segnerà per 3/4 di questa band la prima volta dal vivo dopo la morte di Pino Daniele, la cui avventura musicale è nata proprio con i Napoli Centrale ed è proseguita con Senese, Vitolo e De Rienzo protagonisti di quel “Nero a metà”, disco che più di tutti è stato il manifesto di quello che è passato alla storia come il neapolitan power. Movimento che iniziò a germogliare con i 4 Con, gruppo fondato dall’aversano Vito Russo, che oltre a Senese arruolava Mario Musella, Nicola Mormone ed Ino Galluccio. Da lì escono fuori gli Showman (insieme a Elio D‘Anna e a Franco Del Prete) che dal 1968 al 1970 cambiò la musica leggere italiana internazionalizzandola e dopo gli Showman 2 i Napoli Centrale con una virata decisiva verso il jazz-rock e con testi scritti e cantati in napoletano. Insieme a loro, due turnisti anglosassoni: Tony Walmsley al basso e Mark Harris al piano Fender. La consacrazione avviene nel 1975 con la pubblicazione di “Napoli Centrale” e il successo del “Campagna” . Dopo l’uscita dell’album, Harris e Walmsley vengono sostituiti da Pippo Guarnera e Kevin Bullen e con questa formazione Napoli Centrale tiene molti concerti (a Roma con Weather Report e la Duke-Cobham Band, e al festival jazz di Montreux in Svizzera). Nel 1976 i due fondatori, con l’aiuto di musicisti esterni quali Bruno Biriaco, Agostino Marangolo e Marvin “Boogaloo” Smith, realizzano il secondo album, Mattanza. E’ il 1978, quando Napoli Centrale, pubblica Qualcosa Ca Nun More, che vede con Cino Ciscognetti alle tastiere e Pippo Guarnera alle tastiere, la partecipazione di Pino Daniele al basso, cha da quell’esplosiva miscela di jazz-rock prende spunto per la sua particolarissima cifra musicale che lo avrebbe consacrato nell’olimpo dei grandissimi. Gli anni Ottanta vedono James Senese far parte dapprima della big-band del suo compagno Pino gruppo di Pino Daniele, per poi iniziare una carriera da solista. Ma la storia reclama sempre la sua parte e James decide di ricostituire ancora i Napoli Centrale coinvolgendo Agostino Marangolo alla batteria, Gigi De Rienzo al basso e Savio Riccardi alle tastiere per una seconda genesi di concerti e due nuovi album: ”Jescealla’h”, nel 1992, nel quale si mescolano episodi musicali ‘vecchi’, riproposti con grande intensità e brani nuovi e “N’gazzatenire” nel 1994. Nel nuovo millennio, Senese pubblica altri quattro album a suo nome: “Sabato santo” nel 2000, a cui seguono “Passpartu” nel 2003, “Tribù e passione” sempre del 2003, ”Je sto cca” del 2005 e quindi nel 2012 “E’ fernuto o tiempo”. Con i Napoli Centrale invece pubblica “Zitte sta venenn o mammone” 2001 e “Pajsa” 2007. Nel 2009 Pino Daniele e Napoli Centrale si rincontrano. In quell’anno infatti viene pubblicata una raccolta contenente un brano inedito, “Cammenanne”, composto per l’occasione da Senese con Pino.