Si è chiuso con una fumata grigia l’incontro sulla cessione dello stabilimento di Marcianise della Ericsson alla Jabil. Al tavolo oltre ai sindacati territoriali e di categoria dei metalmeccanici, erano presenti i Segretari nazionali di FIM, FIOM, UILM. “Dalla discussione – spiegano dalla Cisl – non è emersa la capacità di presentare un piano industriale in grado di saturare il sito di Marcianise con investimenti e produzioni aggiuntive a quelle attuali in grado quindi di dare prospettive sia dal punto produttivo che occupazionale. Il giorno 24 febbraio si terrà un ulteriore incontro presso il Ministero delle Sviluppo economico”. L’incontro si è svolto mentre all’esterno gli operai tenevano un presidio che ha mandato in tilt il traffico su via Roma a Caserta. “La FIM e la CISL – si legge in una nota di Giovanni Letizia e Nicodemo Lanzetta – metteranno in campo, insieme ai lavoratori, tutte le iniziative che si renderanno necessarie finché il territorio non venga deprivato di un marchio prestigioso e non si aggravino ulteriormente le condizioni di settori produttivi strategici con gravi riflessi sull’occupazione. In questo senso vanno sollecitate ad assumere un ruolo e una responsabilità sia la politica che le istituzioni territoriali e regionali nonché la deputazione casertana, che in questa situazione stanno brillando per la loro assenza e che invece devono far sentire la loro voce presso il Governo nazionale e mettere in campo strumenti di politica industriale dei settori e dei fattori produttivi in grado di invertire la tendenza alla totale deindustrializzazione del territorio casertano”.