E’ sempre piu’ terra bruciata attorno al boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro, ricercato dalle forze dell’ordine dal 1993. Tra gli undici arresti eseguiti all’alba di oggi nel trapanese dai Carabinieri del Ros ci sono anche degli ‘insospettabili’.
Dall’inchiesta’, coordinata dal Procuratore aggiunto di Palermo Maria Teresa Principato, dai pm Marzia Sabella e Pierangelo Padova, e’ emerso che non si e’ mai fermata la storica rivalita’ tra due fazioni opposte a Campobello di Mazara (Trapani). Da un lato Leonardo Bonafede e dall’altro Francesco Luppino, quest’ultimo arrestato pochi mesi fa nell’ambito dell’operazione ”Golem”, perche’ ritenuto uno dei fiancheggiatori del latitante trapanese. In carcere, oltre al capofamiglia Leonardo Bonafede, inteso ”u zu Nardino”, anche Filippo Greco, noto imprenditore di Campobello, ma anche Cataldo La Rosa e Simone Mangiaracina. L’ordinanza e’ stata eseguita anche nei confronti di Calogero Randazzo, Gaspare Lipari e Vito Signorello.