Beni mobili e immobili, in particolare disponibilità finanziarie, per complessivi 4,2 milioni di euro, sono stati sequestrati dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli a 14 persone indagate per riciclaggio dalla Procura della Repubblica nell’ambito di una inchiesta su una frode fiscale – finalizzata a costituire fondi neri – messa in piedi con un sistema di sub appalti a società “cartiere”, durante la realizzazione del centro commerciale Ikea di Afragola. I fondi neri, secondo quanto accertato dai finanzieri, costituiti mediate fatture emesse per lavori inesistenti, sarebbero poi stati riciclati dagli indagati, che sono Concetta Grasso, Flora De Rosa, Umberto Orlando, Pompeo Orlando, Biagio Orlando, Caterina Mastrosimone, Antonio Grasso, Gaetano Grasso, Maria Rosaria Grasso, Maria Grazia Panico, Mario Panico, Mario Panico, Luca Panico, Gaetano Dario Panico. Dalle indagini sarebbe emersa una frode fiscale messa in atto da Michele Panico, legale rappresentante della società Italcost srl, con l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse dalle società Italtecno srl e Liccardo Costantino C. sas, emesse nell’ambito della realizzazione del centro Ikea di Afragola. La realizzazione dell’opera ha interessato varie società legate da una catena di contratti di subappalto con identico contenuto, oggetto e valore partita dal subappalto conferito dalla società aggiudicatrice Nac srl a Italcost e nei successivi contratti stipulati tra Italcost e Italtecno e tra Italtecno e Liccardo Costantino srl, queste ultime due risultate essere società “cartiere” emittenti e utilizzanti fatture per operazioni inesistenti.