Lacrime ma anche festa e soprattutto musica: Napoli ha ricordato così Pino Daniele che avrebbe compiuto 60 anni oggi, proprio nel giorno di San Giuseppe: stringendosi intorno ai figli dell’artista, giunti in città per una giornata di celebrazioni, cantando in strada e al Palapartenope, brindando. La giornata si è aperta al Maschio Angioino con una cerimonia che il sindaco Luigi de Magistris ha definito ‘solenne’: ai tre più giovani figli dell’artista e al fratello cantautore Nello Daniele sono stati consegnati due grossi volumi che raccolgono i pensieri dei napoletani scritti su ben undici libri riempiti dai visitatori nei giorni in cui le ceneri sono state esposte nella sala dei Baroni del Maschio Angioino. Al figlio piu’ piccolo Francesco è stata consegnata anche una targa dove e’ incisa la frase “La citta’ di Napoli a Pino Daniele, un commosso ricordo con profonda gratitudine per la sua ineguagliabile arte” e una medaglia. In prima fila, commossa e protettiva con i suoi tre ragazzi, c’era la moglie Fabiola Sciabbarrasi, presente anche gran parte della famiglia napoletana, e i fratelli che tanto vollero i funerali nella sua città. “In tutta Napoli si respira emozione e dolore – ha detto la vedova – oggi sarebbe stata la festa del papà per i nostri figli e l’avremmo celebrata insieme, ora non c’è più nulla da festeggiare se non il grande amore che legherà sempre Pino e Napoli”. “Nella mia vita – ha detto De Magistris ricordando i funerali napoletani (“organizzati in sette ore”, ha sottolineato) – non ho mai visto tanta partecipazione popolare. La musica di Pino è eterna. Intitoleremo a lui una piazza nei luoghi della sua infanzia, nel centro storico di Napoli, ed è già pronta la richiesta di intitolargli l’aeroporto di Capodichino. Era uno di noi, rappresentava l’orgoglio napoletano. Non ha mai abbandonato Napoli e i napoletani questo l’hanno sentito”. A Pino Daniele sarà dedicato anche il Maggio del Monumenti che avrà come tema i “mille colori” e “il cuore”. “Pino ha sempre avuto un amore tormentato per questa città – ha aggiunto l’assessore comunale Nino Daniele – Lontano dagli stereotipi. Anche per questo, una delle sue canzoni più amate è “Napule è”, che ora cantiamo prima di ogni partita al San Paolo, una dichiarazione d’amore ribelle per Napoli”. Al termine dell’affollata cerimonia nel cortile di Castelnuovo si è svolto il flash mob sulle note di “Je sto vicino a te”: chitarre, un tamburo e un centinaio di improvvisati cantanti si sono esibiti dinanzi ai familiari nei motivi più celebri dell’immenso canzoniere dell’artista. In precedenza era stata inaugurata una mostra di opere originali dedicate a Pino Daniele tra cui un presepe classico napoletano con la sua effige. E aspettando il concertone di settembre, al quale dovrebbe partecipare la sua band storica e nomi internazionali, la giornata si è chiusa con l’ omaggio musicale a Palapartenope (3000 gli spettatori, inviti distribuiti dal Comune) con la partecipazione di tanti artisti amici tra i quali Enzo Avitabile (autore di uno Stabat Mater eseguito nel corso di una Messa pomeridiana), Eugenio Bennato, Pietra Montecorvino, Teresa De Sio, Tony Cercola, Gianni Guarracino, Peppe Lanzetta e Francesco Baccini che per l’occasione ha scritto un brano le cui parole sono quelle delle più celebri canzoni di Pino Daniele.

 

 

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