Regionali Campania, De Michele: da governo Caldoro nessun contributo concreto a vertenza Whirlpool

“Ritorniamo a discutere con serietà senza giocare con le sofferenze delle famiglie che rischiano di perdere il lavoro. Mi sembrano davvero inopportuni i toni degli esponenti del centrodestra casertano a commento della delibera della Giunta regionale che destina risorse indisponibili alla Whirlpool di Carinaro”. E’ netto l’affondo di Franco De Michele, candidato al consiglio regionale con la lista del Pd che, sostanzia le sue accuse con dei dati di fatto che evidenziano con la situazione dello stabilimento di Carinaro sia preoccupantissima. «I 50 Milioni di euro previsti per Carinaro con lo strumento dei Contratti di Programma Regionali si intendono quali agevolazioni ad un programma di investimenti produttivi, e quindi ad un progetto che l’Azienda dovrebbe elaborare per assicurare le prospettive di crescita dello stabilimento (in termini di volumi di produzione e di livelli occupazionali) – ha spiegato De Michele – Al momento quindi la Delibera di Giunta regionale non fornisce alcun contributo alla risoluzione del vero problema, che è invece costituito dall’eventuale assenza di progettualità da parte dell’Azienda. Rischia anzi di essere del tutto ininfluente, considerando che non sono gli strumenti agevolativi che mancano, alla luce dell’ingente disponibilità di fondi assicurata dal Governo nazionale con lo strumento dei Contratti di Sviluppo (presentazione delle istanze dal 10 giugno prossimo)». De Michele sottolinea come sarebbero stati altri gli interventi utili da parte della Regione Campania. «Avrebbe avuto molto più senso – ha specificato – un contributo teso a creare le condizioni per il mantenimento della produzione, in termini di defiscalizzazione, sicurezza, infrastrutture». Assieme al gruppo di Rifare l’Italia il capogruppo al Comune di Caserta “smonta” anche il mito dei cinquanta milioni di € stanziati. «Sono gli stessi del contratto di programma della 3M – ha proseguito – questi soldi ormai sono come i carriarmati di Mussolini che Caldoro sposta da una parte all’altra, senza affrontare, in maniera concreta i problemi che ci sono sul