«Vedere che dopo tutto il lavoro fatto per salvare il sito e quindi i posti di lavoro a Pompei un’assemblea sindacale blocca all’improvviso migliaia di turisti sotto il sole o vedere che dopo le nottate insonni per coinvolgere Etihad e evitare il fallimento di Alitalia, gli scioperi dei lavoratori di quell’azienda rovinano le vacanze a migliaia di nostri concittadini, fa male». Lo afferma Matteo Renzi sulla E-news parlando di scandalo Pompei. «Intendiamoci, per evitare le polemiche di domani: nessuno mette in discussione il diritto all’assemblea sindacale o allo sciopero. Sono diritti sacrosanti. Ma c’è anche bisogno di buon senso e di ragionevolezza, di responsabilità e di rispetto. In un momento come questo tenere migliaia di turisti venuti da tutto il mondo, sotto il sole per un’assemblea sindacale a sorpresa significa volere il male di Pompei. Significa fare il male di Pompei. Io non ce l’ho con i sindacati. Ma se continua così dovremo difendere i sindacati da se stessi. L’assemblea di ieri a Pompei, in quelle modalità, in quelle forme, è semplicemente scandalosa. Continueremo a lavorare per Pompei, nonostante loro», conclude. «Il sindacato sa come difendersi. Il presidente del Consiglio ci risparmi le sue patetiche paternali». È quanto afferma il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella. «La Cgil – precisa Tavella – ha da subito condannato senza indugi, per l’ennesima volta, le forme di protesta messe in atto a Pompei. Venerdì si è consumata una pagina vergognosa che ha penalizzato l’immagine del sito archeologico agli occhi del mondo e costretto tanti turisti ad una lunga attesa sotto il sole». «Il presidente Renzi – conclude Tavella – non usi l’irresponsabilità di una parte minoritaria del sindacalismo autonomo per apportare l’ennesimo attacco al sindacato confederale. Si occupi piuttosto di più e meglio della Campania e rinunci per una volta alla facile demagogia».
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