Il teatrino di corte a Napoli, interamente restaurato, torna a far pienamente parte del polo museale di Palazzo Reale e viene inserito in un progetto di sistema aperto per dialogare e aprirsi a reti culturali nazionali. E’ ‘Aria Nuova” lo slogan scelto per definire la nuova stagione del teatrino settecentesco.
“Restituiamo alla citta’ uno dei luoghi piu’ belli – spiega il sindaco di Napoli Luigi de Magistris – che, come tutte le eccellenze napoletane, dovra’ essere aperto. Tutti i luoghi devono essere aperti per essere conosciuti non solo dai turisti, ma anche dagli stessi cittadini”. Dieci anni e’ durato il lavoro di restauro per il teatrino voluto da Ferdinando IV di Borbone e realizzato dall’architetto Francesco Fuga. I lavori sono intervenuti sui danni provocati dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale alla copertura. Recuperati anche i gli elementi decorativi e alcuni apparati scenici, come il meccanismo giratorio originario. Ora si apre una stagione vera per il teatrino di corte, con serate di danza e di musica, e un primo spettacolo ‘sulle punte’ in programma dal 20 al 29 gennaio prossimi. “L’amore e il disamore” portera’ in scena “Without words”, con la coreografia di Nacho Duato, e “Francesca da Rimini”, curata da Alessandra Panzavolta, responsabile artistico del balletto sancarliano. Dal 2 all’11 marzo l’intermezzo comico “Don Trastullo”, un’opera diretta da Maurizio Agostini, con l’orchestra del teatro di San Carlo.