Un’altra iniziativa del comitato di lotta cassintegrati e licenziati Fiat nei pressi dell’Augusteo. Dopo la contestazione a Bassolino di due giorni fa durante la quale i 4 licenziati Fiat sono stati aggrediti fisicamente dai bassoliniani, oggi, gli operai, tornano in quei luoghi per denunciare l’accaduto. Da quello che hanno riportato i giornali – hanno dichiarato con un comunicato – alcuni degli aggressori erano ex consiglieri comunali, consiglieri municipali e addirittura un europarlamentare. Si sono arrabbiati perché il comitato d’affari dietro Bassolino sta perdendo terreno. I quattro licenziati Fiat si erano recati all’esterno del teatro Augusteo poco prima dell’inizio della convention convocata da Bassolino per contestare l’esito delle primarie. Gli operai, vestiti da pulcinella, avevano portato con se dei sacchetti di spazzatura che avrebbero dovuto rappresentare le condizioni della città dopo le due amministrazioni Bassolino. I supporters dell’ex governatore non devono aver gradito l’ironia e nel giro di qualche minuto, come raccontano bene le immagini girate sul posto, gli operai, con giornalisti e fotografi compresi, sono stati travolti da una ventina di invasati che hanno provato ad allontanarli. Abbiamo avuto molta solidarietà dopo l’aggressione subita ad opera dei gorilla di Bassolino – hanno continuato gli operai nel comunicato – ma la solidarietà da sola non basta. Oggi bisogna scegliere: o si sta con gli operai, si sostiene la loro lista, si partecipa al laboratorio politico che stiamo costruendo, o si sta con gli altri, quelli che ci promettono un nuovo modo di fare politica ma che in realtà per noi operai non porterà nessun cambiamento. Alle prossime comunali sarà, infatti, presente anche una lista di soli operai promossa dal comitato cassintegrati e licenziati Fiat. il candidato sindaco sarà Mimmo Mignano, uno degli operai licenziati per aver inscenato il finto suicidio di Marchionne ai cancelli della fabbrica in segno di protesta solo il suicidio di Maria Baratto, cassaintegrata Fiat. Noi non crediamo che le istituzioni possano essere utili agli operai. Il miglior consiglio comunale – hanno dichiarato – non può cambiare di una virgola la condizione di chi lavora nelle botteghe, nei seminterrati, nelle piccole officine a quattro soldi o a nero. Ma non può cambiare niente neanche per la vita degli operai. Noi ci candidiamo alle elezioni comunali a Napoli per dimostrare dall’interno di questa istituzione che essa non serve agli operai ma che è solo un comitato d’affari dei padroni.
Luca Leva