Due ragazzi napoletani dei Quartieri Spagnoli, chiusi in un garage, inventano il computer del futuro. Entusiasti, determinati, combattono contro mille ostacoli per dare un futuro alla loro invenzione ma nel Belpaese sembra quasi impossibile che una storia cosi’ possa avere un lieto fine. Insomma, ‘Se Steve Jobs fosse nato a Napoli’ la Apple non sarebbe mai esistita come racconta Antonio Menna nella sua amara ed esilarante favola.
Nata come post sul blog dell’autore (antoniomenna.wordpress.com), la storia del ”Jobs vesuviano” ha fatto in poche ore il giro del mondo prima di diventare un libro che esce ora per Sperling&Kupfer con la prefazione di Pino Aprile. ”Riderete del Jobs vesuviano ostacolato nella sua voglia di fare, che si scontra con indolenza, burocrazia, incomprensione, prepotenza, scetticismo: insomma, continuate pure da soli l’elenco delle ragioni per lasciar perdere e cchi to’ffa’fa’!” spiega Aprile nella prefazione. Giornalista, Menna, che vive a Napoli, attraverso la storia di due guaglioni napoletani abbastanza affamati e folli (”No problem, Steve. Qui usciamo pazzi dalla fame”) da non arrendersi, mostra in realta’ il ritratto di un Italia che incoraggia le buone idee ad andarsene e continua a navigare nei suoi mali. Per vendere il loro computer leggerissimo, superveloce, che si avvia in pochi secondi e non prende virus, e per il quale hanno creato anche un marchio: ”una Q enorme, nera con lo sbaffo inferiore di colore rosso”, i protagonisti del romanzo, Stefano Lavori e Stefano Vozzini, si scontreranno con le banche italiane che fanno prestiti solo a chi ha gia’ i soldi, con la burocrazia che tiene ”gli occhi spalancati sui poveracci” e con i bandi che vengono vinti solo dagli amici degli amici. Se a tutto questo si aggiunge l’influenza della camorra, il sogno va proprio in fumo. Fa sorridere e commuove quella Q del marchio che rimanda ai quartieri. ”I nostri Quartieri. I Quartieri Spagnoli. Siamo di qui, no? Quando ci presentiamo, come diciamo? Siamo di sopra ai Quartieri. Ecco qua. Il computer dei Quartieri Q” spiegano gli inventori del rivoluzionario computer. Attivissimo sul web, da Twitter a Facebook, Menna e’ autore anche di ‘Cocaina&Cioccolato’ e di ‘Baciami molto’ e’ ha un blog molto seguito. Il suo post ‘Se Steve Jobs fosse nato a Napoli’ , pubblicato lo scorso ottobre, alla morte del fondatore della Apple, e’ stato letto da oltre cinquecentomila persone ed e’ diventato un vero e proprio fenomeno della rete. ”Perche’ puoi essere affamato e folle quanto vuoi ma se nasci nel posto sbagliato, ti rimangono la fame e la follia, e niente piu”’ e’ l’amara conclusione di Stefano Vozzini, che se ne va dalla sua citta’. Eppure, due anni dopo, rincontra l’amico e, dopo la loro consueta cioccolata calda, e aver aver visto realizzare da altri la loro invenzione, ecco che a Stefano Lavori viene un’altra idea ”straordinaria”, una ”novita’ assoluta”. Nonostante tutto, non ci si arrende mai.