Idee ed esperienza maturate in giro per il mondo da mettere al servizio della comunità natia. Potrebbe racchiudersi in questo semplice, ma al tempo stesso profondo, concetto, il senso della candidatura di Michele Mennillo, l’imprenditore che ha deciso di scendere al fianco del candidato sindaco Anacleto Colombiano alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio comunale del prossimo 5 giugno. Mennillo, che dunque sarà candidato nelle fila della lista “LiberaMente per San Marcellino”, fedele alla propria formazione ed all’esperienza professionale pone al centro del proprio programma di governo una svolta radicale della gestione e dell’attuazione delle politiche sociali- Il creatore dell’azienda del Gruppo Paxme, un gruppo paritetico di cooperative sociali, operante in servizi di assistenza per anziani, disabili e minori in condizioni di fragilità e a rischio di esclusione sociale, nel territorio di Milano e della Lombardia, dichiara a chiare lettere di “voler mettere a sistema le politiche sociali a San Marcellino. È impensabile che in comuni come il mio non sia possibile realizzare quanto avviene in altri centri d’Italia pur vigendo le stesse leggi e normative. Prioritario sarà partire da uno screening dell’esistente e fare una vera e propria fotografia della situazione attuale. Operazione indispensabile per portare far esplodere potenzialità che al momento sono solamente nascoste. Il passo successivo sarà quello di creare una vera e propria rete fra i tanti sodalizi che agiscono sul territorio che pur rendendosi protagonisti di un’opera meritoria, spesso e volentieri agiscono in maniera non sinergica fra di loro perdendo di fatto possibilità di accedere a bandi e finanziamenti statali ed europei. Ebbene tutto questo non dovrà più avvenire. L’ente comunale dovrà assumersi l’onere di farsi guida e collante di queste realtà e soprattutto di dare quelle risposte che le fasce sociali più deboli si attendono. E non sto pensando a nulla di eccezionale visto e considerato che si tratta di applicare le stesse norme che si sono rivelate funzionanti in altre Regioni d’Italia”. Mennillo, sposato con una donna statunitense, padre di due figli, sottolinea di essersi “ buttato a capo fitto in questa nuova avventura politica per dare il proprio contributo alla crescita delle nuove generazioni. Personalmente avendo una realtà economica ed imprenditoriale in Lombardia, e dopo aver vissuto prima a New York, poi a Modena ed infine a Milano, avrei potuto fare a meno di ritornare nel mio paese d’origine. Ma mi sarei sentito sempre in debito per la mia comunità e poi, per un uomo che crede nelle enormi potenzialità del Mezzogiorno d’Italia e della sua gente, fa davvero male assistere a questa desertificazione delle intelligenze. Avendo la fortuna di dare lavoro a circa seicento persone , capita spesso di poter dare un’opportunità lavorativa ad un mio corregionale, anche se mi piange il cuore “costringerlo” a farlo spostare in Lombardia. Ecco il mio sogno, e non si tratta di utopia, è che un giorno ci sia un processo inverso e cioè che le migliori menti del Nord Italia si spostino da noi a lavorare. Sono sicuro che, anche se non domani, questo giorno arriverà”.
Francesco Paolo Legnante