“Il candidato sindaco del centrosinistra scappa dal confronto e rifiuta qualsiasi occasione di dibattito pubblico con me solo perché ha paura ed è a corto di argomenti, idee e proposte sulla città e sul suo futuro”. A dichiararlo Riccardo Ventre a fronte del no del suo avversario alla richiesta di tenere più confronti nelle piazze casertane in vista del turno di ballottaggio di domenica 19 giugno. “È evidente il timore del mio competitor che fugge da ogni occasione di incontro e confronto sui problemi di Caserta semplicemente perché non ha soluzioni e risposte concrete da offrire ai cittadini che ci ascoltano e che pure hanno il diritto di conoscere meglio chi si candida a fare il sindaco nei prossimi 5 anni, e di approfondire i programmi di cui siamo entrambi portatori. Purtroppo, devo constatare che il mio avversario, così come già fatto fino ad oggi in diverse occasioni quando la sua sedia è rimasta vuota, preferisce sottrarsi al dibattito diretto tra di noi, non senza evitare di lanciare accuse e di mentire, come nel caso del nostro programma tecnico che lui confonde con quello politico ed elettorale. Noi abbiamo presentato un vero e proprio Manuale d’Uso per Caserta in due versioni, l’una integrale da 50 pagine e l’altra sintetica da 20 pagine. Forse lui impegnato a guidare l’Arca di Noè ed affannato a vincere al primo turno, perché conscio altrimenti di perdere al ballottaggio come avverrà domenica prossima, si è limitato a guardare al proprio orticello e non si è accorto di ciò che accadeva intorno e nel campo altrui. Ad ogni modo, sono pronto a consegnargli una copia del nostro Manuale d’Uso se accetterà la mia richiesta di un confronto in piazza”. Ventre, poi, nota che “il candidato sindaco del centrosinistra nicchia e non dice una sola parola in risposta al mio invito a rendere pubblica alle cittadine e ai cittadini casertani la situazione patrimoniale e finanziaria reale tanto sua quanto dei diretti congiunti (compresi eventuali trust) da cui si evincano a) i redditi percepiti e gli immobili di proprietà in usufrutto o su cui abbiano diritti di qualunque natura, anche personale, o che sono nella loro materiale disponibilità, con la indicazione, altresì, b) del prezzo corrisposto, c) dei soggetti che hanno costruito o ceduto i beni, d) dell’anno in cui ciò è avvenuto, e) della carica politica ed amministrativa rivestita dagli aventi causa nell’epoca dell’acquisizione dei cespiti, e ogni altra notizia utile a garantire la massima trasparenza dei candidati alla carica di sindaco nei confronti della popolazione. In particolare, andrebbe altresì chiarito se i soggetti che hanno costruito o ceduto beni o diritti su di essi ai candidati sindaci o loro congiunti hanno avuto, direttamente o indirettamente, rapporti con il Comune di Caserta e di quale natura”. “È palese anche in questo caso l’imbarazzo del mio avversario e la scarsa volontà di essere limpido e trasparente come una casa di vetro al cospetto della città e degli elettori che sapranno giudicare perché non hanno più l’anello al naso”, conclude il candidato sindaco.