Vino etichettato con il nome di un’azienda vinicola chiusa 33 anni fa e merce di vario genere acquistata con credenziali di ditte in regola ma del tutto ignare delle operazioni. E’ con questi sistemi che un’organizzazione con base operativa nell’agro nocerino sarnese è riuscita a immettere sul mercato merce per oltre 500mila euro. Tre persone sono state arrestate per ordine della procura della Repubblica di Nocera Inferiore che ha ottenuto l’emissione da parte del Gip dello stesso tribunale un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei tre per ricettazione, falso, sostituzione di persona, truffa e frode in commercio. Altre 21 persone risultano indagate. L’inchiesta condotta dalla squadra di polizia giudiziaria della polizia presso la procura di Nocera parte dalla scoperta a Sant’Egido del Monte Albino di un deposito di merci contraffatte nel luglio 2014. Attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, con pedinamenti anche attraverso i sistemi di gps, gli inquirenti hanno ricostruito la rete di rapporti tra il gruppo criminale Di Francia, guidato da Giacomo Di Franco, di San Giorgio a Cremano  legato a filo doppio con Enrico Oriani, milanese arrestato per rapine a tir e ricettazione. Insieme gestivano il traffico di merci rubate o acquistate utilizzando prestanome o credenziali di ditte italiane risultate del tutto ignare agli affari dell’organizzazione. Vari gli episodi registrati dagli inquirenti, avvenuti tra l’agro nocerino sarnese, Solofra (Avellino), Fisciano (Salerno), San Giorgio a Cremano, Milano, Monza e Pavia. In particolare a Sant’Antonio Abate (Napoli) la polizia ha evitato che venisse messo in commercio del vino imbottigliato ed etichettato come Doc utilizzando il nome di una cantina di Paupisi (Benevento) risultata cancellata dalla Camera di Commercio nel 1983.

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