NAPOLI. “Un’esplosione di novità”. Questo lo slogan che fa da opening alla storica fiera vesuviana di San Gennaro Vesuviano (Napoli), giunta quest’anno alla 403° edizione. L’evento, tra le esposizioni più antiche di tutta Europa, rappresenta un autentico patrimonio culturale per le popolazioni dell’area vesuviana e si tiene ininterrottamente, ormai, dal 1613 quando fu promosso dai frati minori. Vetrina delle eccellenze e dei sapori locali, la kermesse, inaugurata sabato scorso, terrà i battenti aperti fino al prossimo 19 settembre per una “dieci giorni” di festa che trasformerà il “quartiere fieristico” di San Gennaro Vesuviano nel fulcro di interesse delle attività commerciali, enogastronomiche e artigianali, lasciando inalterato lo spazio storico che ha dato origine alla manifestazione: l’equitazione e la bellezza dei cavalli. Alla cerimonia di inaugurazione, ospiti del sindaco Antonio Russo e dell’amministrazione comunale di San Gennaro Vesuviano, erano presenti esponenti del panorama politico locale e nazionale, tra i quali i senatori Antonio Milo e Domenico Auricchio del gruppo Ala (Alleanza LiberalPopolare Autonomie), l’on. Paolo Russo (Pdl). Con loro anche il vescovo di Nola Beniamino De Palma (che ha “benedetto” il taglio del nastro) e una folta rappresentanza di amministratori dei Comuni limitrofi. Tutti hanno elogiato l’evento fireistico, inteso da sempre come uno dei “massimi e principali momenti di aggregazione sociale ed economica del Vesuviano”. Un appuntamento che, come ha ricordato il senatore Auricchio “nonostante il trascorrere del tempo, non ha mai deluso le aspettative mantenendo immutato nei secoli il fascino della prima volta”.

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