“White is Beautiful”: è il titolo del riuscitissimo evento di presentazione del calendario solidale 2017 dell’associazione “Africaintesta”, organizzato l’altra sera nella calorosa cornice di BlaBlaFood, nel centro di Castellammare di Stabia. La presentazione è stata accompagnata da assaggi di specialità gastronomiche proposte dal titolare di BlaBlaFood, Gianpiero Rossi che, da buon genovese , offre una originale quanto gustosa associazione tra le tradizioni culinarie campane e quelle liguri il tutto improntato all’insegna della qualità e genuinità dei prodotti prevalentemente a KM zero. La serata ha registrato una folta presenza di pubblico attento e partecipe, desideroso di scoprire le forme per “incrementare la sensibilità all’impegno e alla testimonianza della carità” . Ad allietare il palato degli ospiti, tra le varie specialità, sono da annoverare gli originali crocchettoni variamente farciti, la farinata di ceci con rosmarino e cipolle (specialità tipica di Genova), il baccalà alla piastra (oltra alle altre fritture di mare) e…last but not least…panini gourmet con ingredienti di prima scelta abbinati con maestria! Tale “squisito” contesto ha ospitato con genuina accoglienza “Africaintesta”, fondata nel 2011 da Franco Testa insieme ad un gruppo di volontari napoletani con l’intento di attuare progetti sociali in Tanzania. Con il calendario 2017 vuole in particolare contribuire a migliorare la vita dei bambini albini in Tanzania chiamati “Zeruzeru”, o figli del diavolo, perchè circondati da diverse, contraddittorie e assurde leggende, senza che ci sia un comprensibile perché. L’obiettivo di quest’anno, dopo aver già donato una casa, un’assistenza e un’istruzione a 60 di questi piccoli africani “bianchi”, è di riuscire a costruire bagni e docce per questa stessa comunità che al momento vive in condizioni igieniche estremamente precarie. Le suggestive foto di Francesco Caiazza, raccolte nel calendario (progetto grafico di Marcelo Colonna), scorgono volti di bambini che suscitano tenerezza e gioia per l’innocenza e la gran voglia di vivere che traspare dai loro occhi malgrado le condizioni di povertà a volte davvero disumane. Proprio quegli occhi sono un appello silenzioso alla responsabilità e all’impegno per assicurare loro un futuro migliore.