In occasione della settimana dell’amministrazione aperta, dal 4 all’11 Marzo 2017, lunedì 6 marzo, l’ISISS “GB Novelli” di Marcianise si è fatto promotore ed organizzatore di un evento che ha visto coinvolti oltre ad esperti del settore economico, tra cui i rappresentanti dell’ISTAT – ufficio territoriale della Campania, anche la classe 3Es del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Aversa, che insieme alla classe 3Aes del Liceo delle Scienze umane – opzione economico sociale – dell’istituto ospitante, ha aderito al percorso ASOC. In particolare, erano presenti la professoressa Emma Marchitto, dirigente scolastico dell’Isiss Novelli, il Dottor Pasquale Cimmino, ISTAT – ufficio territoriale della Campania, il dottor Paolo d’Andrea – dinamiche sociali e strumenti statistici e il dottor Franco Delli Paoli, Direttore della Biblioteca Comunale di Marcianise. Gli studenti, accompagnati rispettivamente dalla professoressa Maria Rosaria Sarnelli e dalla professoressa Anna Cristina Campofreda, si sono recati in biblioteca e hanno affrontato una vera e propria sfida didattica e civica a loro rivolta. Partendo dall’analisi di informazioni e dati in formato aperto pubblicati sul portale, infatti, Open coesione abilita gli studenti a scoprire come i fondi pubblici vengono spesi sul proprio territorio e a coinvolgere la cittadinanza nella verifica e nella discussione della loro efficacia. Nel programma ASOC “A scuola di open coesione” i gruppi di studenti partecipanti sono coinvolti in molteplici attività, che implicano l’apprendimento e l’impiego di tecniche di ricerca quantitativa e qualitativa sul proprio territorio, la produzione e l’analisi di dati e relative visualizzazioni interattive, l’uso di forme di comunicazione innovativa e la consapevolezza di norme, regole e modalità tecniche di pubblicazione dei risultati del proprio progetto in diverse forme cross-mediali. Le attività previste dal percorso sono a carattere misto, combinando modalità asincrone tipiche dei MOOC (massive online open courses), momenti di facilitazione online con mentori e tutor di classe, passeggiate di monitoraggio civico, anche utilizzando la innovativa piattaforma Monithon e partecipando ad incontri pubblici ed eventi tematici, come gli Open Data Days. Attraverso le attività, i ragazzi producono contenuti multimediali (anche utilizzando video, foto, testo scritto, etc.) sul loro territorio e su uno o più interventi finanziati dalla politiche di coesione; contribuiscono con report a raccontare le loro osservazioni e diffondere i dati che hanno raccolto sulla piattaforma Monithon.it e, tramite tecniche di storytelling, visualizzazione e comunicazione innovativa, raccontano storie di sviluppo territoriale. Dopo l’esperienza del governo inglese con ,www.data.gov.uk e di quello statunitense con www.data.gov, il tema degli “Open Data” è arrivato in Italia e sta assumendo sempre maggiore importanza anche perché inserito tra gli elementi di innovazione del Codice dell’amministrazione digitale (CAD), recentemente aggiornato. Nel panorama italiano è attivo il Portale dei dati aperti della PA www.dati.gov.it, nato per promuovere il riuso delle informazioni pubbliche per cittadini, sviluppatori, imprese, associazioni di categoria e alle stesse pubbliche amministrazioni. Dati.gov.it si ispira alla strategia europea per gli Open Data all’interno dell’Agenda digitale europea. “Open Data” sta a significare dati pubblici in formato aperto, “libero” e accessibili a tutti i cittadini, oltre che facilmente riutilizzabili e scambiabili sul web, senza limitazioni di copyright, brevetti o altro. Rendere fruibili e accessibili i dati che riguardano la collettività, in modo che tutti ne possano usufruire, non è un’innovazione destinata solo a pochi specialisti, ma coinvolge tutti, poiché consente di ottenere informazioni, che di fatto sono già degli utenti, ma in maniera trasparente e diretta, rendendo i cittadini più informati e quindi più consapevoli. Non vi è dubbio infatti, che avere a disposizione i dati sulla rendicontazione di bilancio del proprio comune oppure dati che riguardano traffico, ambiente ecc. possano essere un patrimonio che ogni cittadino ha il diritto di conoscere. Per la quinta volta nella storia, in tutto il mondo si svolgeranno eventi locali in cui sarà possibile conoscere e utilizzare per eventuali ricerche i “dati aperti” disponibili a livello locale. È l’occasione per mostrare i vantaggi dell’utilizzo degli open data e per incoraggiare l’adozione di politiche di “dati aperti” nel governo del territorio e delle città, e da parte delle imprese e dei cittadini. Le docenti che hanno accompagnato le classi alla manifestazione, hanno notato il forte interesse manifestato dagli allievi, e si sono dette soddisfatte soprattutto per il rinnovato entusiasmo collettivo. La professoressa Sarnelli, in particolare, ha dichiarato che gli allievi del “Fermi”, impegnati nel monitoraggio e nella ricostruzione del progetto di restauro delle facciate interne ed esterne della Reggia di Caserta, attraverso i dati aperti del sito open coesione e del sito MiBact campania e ad interviste sul campo, hanno capito che i lavori sono finiti, ma non terminati e i fondi non completamente liquidati. Il 7 marzo, ovvero all’indomani dell’iniziativa del 6 marzo in biblioteca a Marcianise, i ragazzi del “Fermi” di Aversa, in collaborazione con la IVCS e con una parte del gruppo ASOC del Novelli, nella settimana internazionale degli open data hanno condotto dei workshop dalle 15:00 alle 18:00, presso il loro Liceo, per diffondere la cultura degli open data. I ragazzi hanno guidato i compagni della curvatura giuridico economica, nella navigazione sul sito open coesione, per scegliere e muovere i primi passi alla scoperta di uno dei tanti siti su cui trovare dati aperti, nel caso specifico, sui finanziamenti pubblici.