Oltre 200 transazioni illecite per una serie di truffe online che hanno fruttato 50 mila euro: è quanto i carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Aosta contestano a sette persone, cinque uomini e due donne, di età compresa tra i 25 e i 50 anni, tutte residenti nel napoletano.

Sono state denunciate per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe nonché sostituzione di persona e riciclaggio. L’indagine, ancora in corso, è coordinata dalla procura di Aosta. Tutto è iniziato nel febbraio 2017, quando un aostano non ha ricevuto un oggetto hi-tech pagato 120 euro, dopo averlo visto in vendita su un portale web di annunci. E’ emerso che gli indagati utilizzavano carte prepagate e utenze telefoniche “fittiziamente intestate” per chiedere un anticipo del pagamento di oggetti anche di rilevante valore, per poi sparire nel nulla. Quindi è stata scoperta una “intricata rete di accrediti e versamenti su carte di credito che gli stessi utilizzavano per celare l’origine delittuosa dei proventi, prelevati poi tramite operazioni su sportelli atm”. Di una quarantina di casi i carabinieri hanno avuto riscontro tramite denunce già presentate in Trentino Alto Adige, Veneto, Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.

 

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