Il WWF esprime massima soddisfazione per il processo eternit ma denuncia che l’amianto si continua a smaltire in maniera abusiva e pericolosa nelle campagne dell’agro aversano e dell’area del giuglianese. Continuano le operazioni di vigilanza ambientale denominata “Maremma Liternina” sui territori di Giugliano in Campania (NA), di Villa Literno (CE) e Castelvolturno (CE), condotta dalle Guardie Giurate Volontarie del WWF di Napoli e Caserta.
Le giornate di vigilanza ambientale volontarie sono iniziate con una ricognizione del territorio di Giugliano, in località S. Maria a Cubito, dove si sono effettuati dei controlli a cumuli di rifiuti molto spesso di natura pericolosa. Spesso sono stati notati anche i residui degli incenerimenti abusivi e pericolosissimi dei suddetti cumuli di rifiuti. Rifiuti in amianto rappresentano una costante dei ritrovamenti delle guardie del WWF su molti dei cumuli avvistati. Dalla località S. Maria a Cubito ci si è inoltrati nel territorio del comune di Villa Literno, dove ancora sono stati trovati numerosi cumuli di rifiuti tra cui vari raggruppamenti sparsi di carcasse di frigoriferi smantellati e pezzi di carrozzeria di automobili. Anche in questo territorio casertano la presenza di amianto, pneumatici, ed altri rifiuti pericolosi è stata una costante, così come in tutto l’agro aversano. Nel territorio del comune di Villa Literno, in particolare al di sotto del cavalcavia della SS, 7 Quater (Domiziana), circa 100 metri dopo il cavalcavia suddetto, è stato avvistato uno dei tanti siti inquinati da rifiuti di amianto (vedi foto allegate) e da altri rifiuti pericolosi, probabilmente sequestrato dalle Autorità Giudiziarie ma mai avviato a bonifica (in questo sito si notava la presenza di cartelli che segnalavano la presenza del pericoloso amianto). Purtroppo lo smaltimento dell’amianto in questo modo risulta essere pericolosissimo perché il cancerogeno minerale viene lasciato all’aria aperta libero di “sfibbrillarsi” e di liberare nell’atmosfera le pericolose e cancerogene particelle causando un vero e proprio disastro ambientale.