Nella mattinata dello scorso 2 ottobre, a coronamento di una concisa ed articolata attività d’indagine, in Casapesenna, Agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto Z.A., nativo di S. Cipriano d’Aversa, di anni 61, resosi responsabile di condotta persecutoria (stalking), tentata estorsione, danneggiamento aggravato, porto e detenzione illegale di arma impropria (machete) nei confronti della propria ex moglie e dei propri figli. Pur non convivendo da oltre dieci anni con la propria famiglia di origine, avendo trasferito il proprio domicilio nel comune di Giugliano, ove conviveva con un’altra donna, Z.A. continuava ad avere nei confronti della propria ex moglie e dei suoi due figli un atteggiamento persecutorio, ingiuriandoli senza motivo e minacciandoli al fine di condizionare le proprie decisioni, specialmente per quanto riguardava le proprietà della donna, sulle quali continuava ad accampare (indebitamente) dei diritti, presentandosi quasi tutti i giorni sotto casa di quest’ultima. Nella mattinata dello scorso martedì 2 ottobre si verificava l’ennesimo episodio, allorquando Z.A. si presentava a casa della ex moglie per ottenere delle indebite autorizzazioni riguardanti la gestione di una proprietà della donna, di fronte al cui rifiuto Z.A. dava in escandescenza, prelevando dalla propria auto un grosso machete con cui tentava di sfondare la porta d’ingresso dell’abitazione della sua ex moglie, al fine di aggredirla. Ed era solo grazie alla solerzia della propria figlia, ormai prevenuta e spaventata al punto tale da aver già da tempo memorizzato il numero di telefono del Posto Fisso Operativo di Casapesenna, la quale richiedeva l’immediato intervento di una pattuglia. Di seguito alla chiamata della donna, l’operatore del p.f.o. di Casapesenna inviava rapidamente una volante, i cui Agenti, dopo aver constatato la gravità del fatto e gli effettivi danneggiamenti sul portoncino di legno arrecati dai colpi di machete, si portavano all’immediato rintraccio dell’auto FIAT Punto a bordo della quale l’uomo si era dato alla fuga appena accortosi dell’arrivo della Polizia. Ma senza mai demordere, gli Agenti del Posto Fisso Operativo P.S. di Casapesenna riuscivano a rintracciare Z.A. dopo circa 15 minuti, mentre a bordo della stessa Fiat Punto cercava di allontanarsi dal Comune di Casapesenna. Nel corso della perquisizione a bordo del veicolo i citati poliziotti rinvenivano il grosso machete utilizzato per il sfondare la porta di casa della ex moglie, mentre indosso all’arrestato veniva rinvenuto anche un coltello a serramanico, anch’esso sequestrato. Intanto negli Uffici del Posto Fisso Operativo di Casapesenna, la donna e i suoi due figli, vittime della condotta persecutoria posta in essere dal loro ex congiunto, confermavano in sede di denuncia le continue vessazioni e minacce di cui erano vittime da almeno tre anni da parte di quest’ultimo, che alla luce di tutte le risultanza investigative veniva tratto in arresto, in flagranza di reato, per Stalking (art. 612 c.p.) e tentata estorsione aggravata. Di seguito ai rituali adempimenti, previa comunicazione al Pubblico Ministero di Turno, il Z.A veniva associato al carcere di Santa Maria Capua Vetere, ove permarrà in regime di detenzione ordinaria fino a nuove determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.

 

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