Il Governo italiano continua a seguire con la massima attenzione, attraverso l’Unita’ di Crisi della Farnesina e l’Ambasciata ad Abuja, ed in stretto raccordo con il Foreign Office inglese, la vicenda del sequestro del connazionale Franco Lamolinara avvenuto nel nord della Nigeria lo scorso 12 maggio e che ha visto coinvolto anche un cittadino britannico. E’ quanto si legge in una nota della Farnesina. “Il video dei due ostaggi che e’ stato diffuso a mezzo stampa e’ ovviamente al vaglio delle Istituzioni preposte per poterne confermare l’autenticita’. Come in tutti i precedenti casi di sequestro che hanno coinvolto connazionali all’estero il Ministero degli Esteri, nel mantenere l’usuale riserbo sull’intensa attivita’ politico diplomatica in corso, auspica ogni possibile collaborazione, su questa linea, con gli organi di stampa”.
Franco Lamolinara, il 47enne ingegnere edile rapito insieme ad un collega britannico a maggio scorso nel nord-ovest della Nigeria, e’ apparso in un video insieme all’altro ostaggio. E’ la prima volta che i rapitori mostrano prove che il tecnico della Stabilini sia ancora vivo. Nel filmato, che dura quasi un minuto, i due ostaggi appaiono in ginocchio e con gli occhi bendati. Dietro di loro si intravedono tre miliziani armati fino ai denti e con i volti coperti da turbanti. I due ostaggi pronunciano il loro nome e ognuno di loro fa un appello ai governi perche’ rispondano alle richieste dei rapitori, che, dicono, “sono di al Qaeda”. Nel video sono mostrate anche foto degli ostaggi con il volto scoperto, che risalirebbero ad una decina di giorni fa. Il Foreign Office e la Farnesina non hanno voluto rilasciare commenti. Lamolinara e il suo collega britannico furono rapiti il 12 maggio da un commando di uomini armati che fece irruzione nella loro abitazione a Birnin Kebbi, nello stato del Kebbi.