Ennesimo clamoroso coup de theatre sull’appalto per la ristrutturazione dello stadio comunale di Succivo. Il caso, sollevato da un’inchiesta di Campania Notizie di ben 10 puntate, si arricchisce di un altro capitolo avvolto da una montagna di dubbi e sospetti. La Gu.Pe.Di. Costruzioni che nel giugno 2019 si aggiudicò la gara di quasi un milione di euro, con un significativo ribasso, ha rinunciato all’opera. L’annuncio ufficiale, postato su Fb, arriva attraverso il portavoce-addetto stampa dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianni Colella. “La ditta – recita un passo della nota – ha rinunciato formalmente alla realizzazione dei lavori in quanto l’offerto di gara a suo tempo presentata non è più vincolante ed è venuto meno l’interesse economico alla realizzazione dell’opera in quanto non più conveniente”. I lavori dovrebbero essere assegnati, tramite lo scorrimento della graduatoria, all’azienda piazzatasi al secondo posto. Si tratta della “Settemme 2 Srl”.

Da chi è composta la Gu.Pe.Di. Costruzioni, ditta vincitrice dell’appalto che solo oggi fa un passo indietro? Se non avessimo letto la visura camerale non ci avremmo mai creduto: Gu. sta per Guarino Pietro, cognato di Anna Russo, allora assessore allo Sport sia ai tempi del bando che della gara, attualmente consigliere comunale, dopo essere stata fatta fuori dopo la bufera mediatica e investigativa. Pe. sta per Perrotta Giovanna, anch’ella cognata dell’assessore Russo. Di. sta per Di Petrillo Cherubina, sembra quasi superfluo dire che anche quest’ultima è cognata di Anna Russo. Il nome più adatto per la Gu.Pe.Di. sarebbe stato Russo Costruzioni. Pietro Guarino infatti è il cognato degli imprenditori Salvatore e Carmine Russo, a loro volta fratelli dell’ex assessore allo sport. Giovanna Perrotta e Cherubina Di Petrillo sono rispettivamente le mogli di Salvatore Russo e Carmine Russo. Insomma la gara milionaria è stato un affare di famiglia. Nonostante la denuncia giornalistica di Campania Notizie il 9 febbraio scorso viene adottata la determina di aggiudicazione definitiva dei lavori del campo sportivo alla ditta Gu.Pe.Di. Costruzioni. Ma gli amministratori locali fanno i conti senza l’oste, pardon senza i carabinieri. A distanza di pochi giorni gli uomini dell’Arma si recano in massa (una ventina di unità) al municipio per l’acquisizione di tutta la documentazione relativa all’appalto.

Oggi l’annuncio shock della rinuncia allo svolgimento dei lavori. Perché i titolari dell’azienda non hanno rinunciato a fine dicembre 2019, quando si è concluso l’iter tecnico di aggiudicazione? Per dovere di cronaca segnaliamo che l’allora assessore ai Lavori pubblici era l’attuale vicesindaco Salvatore Papa, cognato di Michele Aletta, implicato in processi per reati di camorra, essendo considerato il braccio armato del clan locale Mundo-Lucariello. Il braccio destro del sindaco, in realtà il vero primo cittadino, ha sempre sbandierato ai quattro venti la totale legittimità della procedura. Forse la stessa ditta vincitrice nutre qualche dubbio. Altrimenti non si spiega perché dovrebbe gettare via un milione di euro in una fase di gravissima crisi economica. Nemmeno un bambino si berrebbe la favoletta sulla “mancanza di “interesse economico alla realizzazione dell’opera in quanto non più conveniente”. Oggi, con l’abbattimento dei costi dei materiali edili dovuti al lockdown anti Covid-19, il guadagno per la ditta della famiglia Russo sarebbe di gran lunga superiore rispetto al 2019. Allora cos’è realmente successo? Lo scopriremo nelle prossime puntate.

Mario De Michele

(continua…)

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GRADUATORIA DELLE DITTE PARTECIPANTI ALLA GARA DI APPALTO

 

 

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