SAN MARCO EVANGELISTA – Dalla revoca delle Ers all’adesione del sindaco all’Udc, i consiglieri comunali di Pd e Sel anche questa domenica sono intervenuti in maniera unitaria nel dibattito politico locale con una lettera aperta ai cittadini. Il primo passaggio è dedicato all’adesione del sindaco all’Udc e al recente volantino della maggioranza: “Si definiscono “senza partiti e bandiere” proprio nel giorno in cui il sindaco ufficializza in conferenza stampa la sua adesione all’Udc. Lo scrivono per prendere le distanze dal loro sindaco? O il sindaco si è fatto la tessera con i confini limitati al territorio di corso Trieste?”, domandano ironicamente Gabriele Zitiello, Maria Di Blasio, Giuseppe De Filippo e Giuseppe Merenda.
E’ poi approfondito il passaggio sulle Ers, per la cui revoca il Comune ha già ricevuto due ricorsi al Tar: “Come avevamo abbondantemente previsto e detto in consiglio comunale, il Comune è stato trascinato in giudizio e ha già dovuto impegnare i primi 5mila euro di spese legali. Se verrà condannato, chi pagherà? Pagherà il Comune, e quindi noi cittadini tutti, o pagheranno gli amministratori che hanno firmato la revoca di delibere approvate dal consiglio pochi mesi prima? Prima di firmare gli atti di governo occorrerebbe attenzione e, soprattutto, confronto: c’è stato tra la maggioranza? O si è passivamente assecondata l’ostinazione di pochi?”. Infine, un passaggio sulle polemiche sollevate dalla maggioranza. I quattro consiglieri d’opposizione, rifacendosi al volantino della maggioranza, definiscono “incomprensibile e sul filo della diffamazione” l’accostamento confuso tra il lavoro dell’opposizione e le missive anonime e ricordano “che il capogruppo del Pd è stato tra i primi bersagli di questa pratica la cui condanna dovrebbe essere talmente scontata da non dover richiedere neanche pubbliche dichiarazioni (e comunque – sottolineano – la sezione del Pd, di cui i consiglieri Pd fanno parte a pieno titolo, l’ha fatto; evidentemente anche come segno di solidarietà a quanti, capogruppo compreso, ne sono stati colpiti). Nessuno di noi ha strumentalizzato l’accaduto mentre i vittimismi della maggioranza sono ridicoli e fuori luogo”. I quattro consiglieri rimarcano poi come sia stato un segnale di debolezza politica il fatto che una maggioranza consiliare abbia ritenuto necessario rispondere al lavoro dell’opposizione con un volantino di polemiche e di promesse da campagna elettorale.