Da martedì partiranno le multe. Cento euro una tantum. Colpiranno coloro che hanno più di cinquant’anni e non sono ancora vaccinati. Questo provvedimento interesserà tutti, mentre dal 15 febbraio altre sanzioni (dai 600 ai 1.500 euro) andranno a interessare solo coloro che lavorano. E saranno anche sospesi, senza stipendio. Ma di che numeri stiamo parlando? Gli over 50 che fino ad oggi non hanno ricevuto neppure una dose sono 1,7 milioni. Certo, una parte di questi potrà dimostrare di avere diritto all’esenzione, ma in linea di massima la multa ai No vax consentirà allo Stato di incassare circa 150 milioni di euro che saranno destinati al Fondo emergenze nazionali. Intanto, nel Cdm di domani sarà deciso la proroga dell’obbligo delle mascherine all’aperto e la semplificazione delle quarantene a scuola; ancora incertezza sulla chiusura delle discoteche (il provvedimento scade proprio lunedì). Ma torniamo all’obbligo vaccinale per gli over 50. Come sarà notificata la multa? Il non vaccinato sarà fermato per strada e ogni volta multato come chi viene sorpreso sulla moto senza casco? No. Si tratta di una sanzione una tantum che arriverà direttamente a casa, a cura dell’Agenzia delle entrate-Riscossioni, che incrocerà le differenti banca dati. Si legge nel decreto approvato dal governo il 7 gennaio: «L’obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell’assistito o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della Salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti Sars-CoV-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. L’infezione determina il differimento della vaccinazione fino alla prima data utile prevista sulla base delle circolari del Ministero della Salute». Più nel dettaglio, chi riceve la multa? Spiega il decreto, facendo riferimento agli over 50: «Soggetti che alla data del 1° febbraio 2022 non abbiano iniziato il ciclo vaccinale primario; soggetti che a decorrere dal 1° febbraio 2022 non abbiano effettuato la dose di completamento del ciclo vaccinale primario nel rispetto delle indicazioni e nei termini previsti con circolare del Ministero della Salute; soggetti che a decorrere dal 1° febbraio 2022 non abbiano effettuato la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario entro i termini di validità delle certificazioni verdi». In sintesi: se l’over 50 ha ricevuto la prima dose non sarà multato, ma se poi, nei tempi previsti dal tipo di vaccino, non si presenta per la seconda, allora scatta la sanzione. Lo stesso succederà a chi lascerà scadere il Green pass perché non si è presentato per la terza dose.
Si legge ancora nel decreto: «L’irrogazione della sanzione è effettuata dal Ministero della Salute per il tramite dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, che vi provvede, sulla base degli elenchi dei soggetti inadempienti all’obbligo vaccinale periodicamente predisposti e trasmessi dal medesimo Ministero, anche acquisendo i dati resi disponibili dal Sistema Tessera Sanitaria sui soggetti assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale vaccinati per Covid-19, nonché su quelli per cui non risultano vaccinazioni comunicate dal Ministero della Salute al medesimo sistema e, ove disponibili, sui soggetti che risultano esenti dalla vaccinazione». Il Sistema Tessera Sanitaria potrà elaborare le informazioni sulle somministrazioni, «acquisite dall’Anagrafe Nazionale Vaccini». La multa arriverà a casa, perché «avvalendosi dell’Agenzia delle entrate-Riscossione il Ministero della Salute comunica ai soggetti inadempienti l’avvio del procedimento sanzionatorio e indica ai destinatari il termine perentorio di dieci giorni dalla ricezione, per comunicare all’Azienda sanitaria locale l’eventuale certificazione relativa al differimento o all’esenzione dall’obbligo vaccinale».