Sarà il Teatro Totò di Napoli a ospitare, giovedì 22 marzo 2012 alle ore 21.00 (in replica fino a domenica 1 aprile), il debutto, in prima assoluta, di Lino tutto incluso, in cui Lino Barbieri, artista poliedrico e comico purosangue, torna in scena con il suo nuovissimo spettacolo,

nato, anche questo, dalla costante collaborazione con il suo autore Lello Marangio, con la regia di Gaetano Liguori. Presentato da Fox&Friends, Italiaconcertigroup e Musicstationgroupentertainment, l’allestimento ruota intorno alla popolare opzione del “tutto incluso”, che funziona, ha avuto e continua ad avere un ampio riscontro commerciale. Con l’acuirsi della crisi, inoltre, questa “formula” viene, ormai, applicata a tutti i settori commerciali, poiché incrementa le vendite. La domanda sorge spontanea, dunque: “Se fa aumentare le vendite, perché non applicarlo anche ad uno spettacolo?” Da qui è nata l’idea di Lino tutto incluso, in cui Lino Barbieri, artista a tutto tondo, in tempi di crisi, si offre al pubblico in maniera totale. Lo spettacolo è, in realtà, un one man show comico, che dà modo a Barbieri di esprimere tutte le sue variegate velleità artistiche, le sue caratterizzazioni di personaggi noti e le sue canzoni-parodie, da lui reinterpretate. Sono, soprattutto, i suoi monologhi esilaranti a sottolineare e stigmatizzare, col gusto della battuta, la satira e l’ironia, le esagerazioni, le incongruità e i paradossi della società in cui oggi viviamo, fatalmente, anch’essa, del “tutto incluso” Della nostra società del “tutto incluso”, Barbieri si diverte ad annotarne il rovescio della medaglia: nel nostro Paese si parla tanto di politica, quella buona, quella del Presidente Napolitano, ma siamo costretti a parlare anche di quella cattiva, quella di Scilipoti e quella degli orfani del bunga bunga. L’Italia della crisi è anche quella dello shopping, che è diverso dal volgare “fare acquisti” di una volta. Fare shopping è più trend, anche se porta le mogli a spendere capitali senza accorgersene e i mariti ad indebitarsi. Un’Italia, ormai, definitivamente tecnologizzata, fatto positivo ma che porta ad avere i nostri figli perennemente incollati al computer e ai telefonini, 24 ore su 24, mentre la famiglia si disgrega. E’ la stessa Italia dove si fa una giusta lotta all’evasione fiscale, ma che comprende, anche, le cartelle pazze e i soprusi dell’ Equitalia, che ci scambia tutti per evasori. E’ il paese delle pensioni che è giusto dare, quelle povere da trecento euro al mese, ma che elargisce pensioni ben più alte, i noti vitalizi, ad ex politici, senza spiegazioni. Sul palco la scenografia è composta da schermi in sintonia col testo, sui quali saranno proiettate immagini e video che faranno da puntuale contrappunto al copione. Oltre a Barbieri, saranno in scena sei splendide e bravissime ballerine, con le quali Lino si cimenterà in gustosi divertissement e fantasiose coreografie.

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