Sono 320 i chili di shoppers sequestrati dai carabinieri forestali di Napoli, al termine di un’operazione sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (Ecomafie). Oltre tre quintali di sacchetti prodotti e stoccati nei locali di una ditta di Caivano priva delle previste autorizzazioni, destinati alle attività commerciali dell’intera provincia napoletana. Il titolare della società, un 37enne incensurato di Volla, è stato denunciato per commercio e produzione illecita di prodotti plastici senza titoli abilitativi e per violazioni alla normativa ambientale che regola le immissioni in atmosfera e lo scarico di acque reflue. Per l’imprenditore anche una sanzione di 5mila euro. L’area di produzione e i macchinari industriali in essa utilizzati sono stati posti sotto sequestro. Quello della produzione illecita di sacchetti monouso da asporto è un fenomeno preoccupante e non va sottovalutato. Il primo a dover vigilare sulle caratteristiche dei sacchetti posti in vendita è proprio il commerciante ma anche il consumatore finale può fare la sua parte. Impressa su ogni shopper deve esserci la dicitura «biodegradabile e compostabile». Evidenti devono essere anche i richiami alla normativa che ne regola la produzione e ne determina la qualità e la regolarità lo standard «Uni En 13432» del 2002. Controlli di questa tipologia continueranno anche nei prossimi giorni.

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