La variante Omicron del Covid è più contagiosa rispetto alle varianti precedenti (Delta), con il risultato che la circolazione del virus resta alta in Italia e nel mondo. Variante Omicron che ha una particolarità: potrebbe sfuggire ai test rapidi. Ma cosa accade se il test rapido, magari fatto a casa, è negativo, ma sono comparsi i sintomi del Covid? Ecco alcune teorie sul perché ciò potrebbe accadere. Può accadere, ad esempio, che intere famiglie e gruppi di amici si ammalino di Covid perché contagiati dalla variante Omicron del virus. La cosa strana, tuttavia, è che solo una o due persone in quel gruppo di amici o unità familiare risulteranno positive a un test rapido. Il resto del gruppo di amici o della famiglia, sebbene sintomatico, risulta negativo. Questo significa che i test rapidi non sono in grado di rilevare più infezioni causate da Omicron rispetto alle varianti precedenti? Potrebbe non essere così, dato che le ultime ricerche evidenziano che i test rapidi funzionano bene sia con Omicron sia con Delta, rilevando circa l’80% dei casi confermati da un test molecolare positivo. «I test rapidi sembrano funzionare con la variante Omicron e con le altre varianti», ha detto Wilbur Lam all’HuffPost, professore di Pediatria e Ingegneria biomedica presso la Emory University di Atlanta, in Georgia (Usa), che ha valutato i test diagnostici per il governo federale Usa. I test antigenici rapidi sono stati progettati per rilevare una versione specifica di un virus. Quando sono emerse le varianti, gli scienziati si sono chiesti se le nuove mutazioni potessero influire sulla capacità dei test rapidi di rilevare il virus che cambia, ma non è stato così. La maggior parte delle veifiche suggerisce che i test antigenici rapidi funzionano altrettanto bene sia con la variante Omicron sia con le mutazioni precedenti del virus, come Delta e Alfa. Uno studio della UMass Chan Medical School ha rilevato che i test rapidi hanno rilevato il 92% delle infezioni di Omicron e l’82% delle infezioni Delta che erano state confermate da un test molecolare positivo. Al momento, tuttavia, non ci sono molte ricerche su come i test rapidi si comportino con le sottovarianti di Omicron, come la variante ora dominante BA.2 (Omicron 2), ma Nathaniel Hafer , un assistente professore di medicina molecolare alla UMass Chan Medical School che ha lavorato allo studio UMass, non si dice preoccupato: «La mia impressione è che questi test possano ancora rilevare BA.2».

test rapidi, tuttavia, non sono infallibili e gli esperti provano a spiegare perché ci sono delle falle nella rilevazione della sottovariante di Omicron (BA.2) rivelatasi più contagiosa: queste varianti si stanno diffondendo così rapidamente che molte persone probabilmente effettuano il test prima che il virus abbia avuto la possibilità di moltiplicarsi nel corpo: «Potrebbe effettivamente non esserci una concentrazione di virus sufficientemente alta nel naso perché il test possa rilevarlo», sostiene Wilbur Lam. Oppure, Omicron è più presente nella gola che nel naso. Sono molte, infatti, le persone che hanno condiviso le loro esperienze su Twitter su come sono risultate positive tramite un tampone faringeo dopo che i loro tamponi nasali hanno prodotto risultati negativi. Alcuni esperti, poi, sospettano che il vaccino possa ridurre la carica virale nelle cavità nasali di alcune persone: il sistema immunitario potrebbe già essere attivo nel combattere il virus, impedendo la replicazione, tanto che i test rapidi non riescono a rilevare quel virus di cui è richiesta un’elevata carica virale per determinre un test positivo.

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